03 settembre 2006

Anche io la vorrei così...

Ecco il testo di una email che ho inviato al senatore Paolo Guzzanti, dopo aver letto il suo interessantissimo articolo "Forza Italia la vorrei così".

Ho appena letto il suo articolo "Forza Italia la vorrei così".
Vorrei ringraziarla perché lei ha espresso in modo chiaro e preciso il pensiero del 50% degli italiani che sono delusi dal comportamento remissivo e conciliante dell'opposizione di centrodestra.
La forza innovatrice e riformatrice del centrodestra si è andata affievolendo piano piano durante gli anni del Governo Berlusconi, per poi spegnersi del tutto con il "pareggio" delle elezioni politiche.

Negli anni scorsi anni non abbiamo avuto il coraggio di intraprendere quelle riforme liberali di cui il nostro paese aveva tanto bisogno e ne stiamo pagando le conseguenze.
Ora invece stiamo facendo da"stampella a un Governo debole, confuso e disorientato che non solo sta facendo gli interessi di banchieri e finanzieri, ma sta demolendo tutte le riforme costruite con fatica dal centrodestra.

E' arrivato il momento di riorganizzare le nostre idee, i nostri partiti e riprovarci.
Se Berlusconi ha perso la sua verve allora qualcun'altro prenda il suo posto.
E' necessario uscire da questo stato di torpore.
Sono gli Italiani che lo chiedono. E' un dovere morale.

Per avere successo dobbiamo fare in modo che attorno al centrodestra nasca un serio dibattito politico e culturale.
In Rete è nato un movimento liberale e riformatore molto interessante (parlo di Neolib.it e Tocqueville.it), non lasciamo che queste voci rimangano inscoltate, non sottovalutiamo la forza innovatrice del popolo della Rete.
Il direttore dell'Opinione, Arturo Diaconale, sta cercando di organizzare una scuola di "giornalismo liberale", aiutiamolo a realizzare il suo progetto, in modo da contrastare l'egemonia della cultura di sinistra.
Tgcom e il Giornale.it sono due dei giornali più letti in Rete, organizzino delle sezioni locali, regione per regione, perché le idee di centrodestra abbiano una diffusione capillare sul territorio.

Insomma restiamo uniti e rimbocchiamoci e le maniche... le vacanze sono finite... facciamo in modo che a eruttare non sia un vulcano fasullo, ma il vulcano delle nostre idee.

Grazie ancora per il suo articolo.

SìGlobal
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