24 febbraio 2007

Atto di fede
Questo post vorrebbe essere un'attestazione di solidarietà nei confronti del popolo di sinistra, noglobal e pacifisti in particolare, che supponiamo "percosso e attonito" dinanzi alle novità degli ultimi giorni.

Per anni queste persone sono state vittime di una campagna ideologica che li ha plagiati e portati in piazza a manifestare contro le nefandezze di chi voleva rovinare l'Italia e il mondo intero.

I mali da combattere erano tanti, ma i più pericolosi erano: la Tav, le missioni di pace, la riforma delle pensioni, la riforma del lavoro e l'assenza di una legge sulle unioni di fatto.
Penso che nessuno possa mettere in dubbio la buona fede di queste persone e il fatto che fossero davvero convinte della bontà delle loro idee.
Per queste idee hanno manifestato, protestato, contestato e per difenderle hanno votato l'Unione e i politici che alimentavano le loro speranze.

Purtroppo per loro, un evento catastrofico ha stravolto la loro esistenza e le loro convinzioni: l'accordo delle 12 Frodi.

I 12 comandamenti, che costituiscono le fondamenta della "nuova alleanza", costuiscono uno smacco micidiale che purtroppo ha dei precedenti.
Come nel 1989 il crollo del muro di Berlino aveva svelato al mondo gli inganni e le miserie del "socialismo reale" così oggi le 12 regole del governo Prodi-Follini hanno mostrato a tutti le bugie della sinistra italiana.

Leggendoli, il popolo di sinistra ha scoperto che la Tav porterà vataggi per tutti, le missioni dei militari italiani sono fondamentali per la difesa della pace, la riforma delle pensioni è inevitabile, la riforma del lavoro va conservata per il bene dei giovani e le unioni di fatto non sono poi così importanti.

Non deve essere piacevole vedere crollare il castello delle proprie convinzioni ed essere costretti all'improvviso ad una ritirata così indecorosa.
A tutte queste persone stordite e disorientate è oggi richiesta una adesione inconzionata alle nuove direttive del partito.
La nuova linea di pensiero non la si potrà giustificare con la ragione, dovrà essere l'ennesimo atto di fede.

SìGlobal