24 marzo 2007

Dietrofront del Corriere: "questo governo non è adeguato a governare il Paese"
A quanto pare i "risvegliati" sono sempre più numerosi e iniziano a far sentire la propria voce.
Non so quanto sia serio e credibile l'accanimento del Corriere della Sera contro il governo, ma nel numero di oggi, ci sono davvero tanti articoli che mettono in evidenza il dilettantismo e la superficialità dei vari ministri.
A pagina 44 c'è un articolo molto interessante di Piero Ostellino che tratta una questione molto importante: la perdita di credibilità dell'Italia agli occhi della comunità internazionale dovuta alle "ambigue acrobazie dialettiche" del ministro degli esteri D'Alema.

L'articolo è tutto incentrato su un presunto equivoco che ha portato D'Alema ad affermare che gli Stati Uniti "comprendevano" e approvavano la gestione della liberazione di Mastrogiacomo da parte dell'Italia.
In realtà è vero il contrario.
Questo comportamento remissivo e ambiguo ha suscitato la disapprovazione non solo degli Stati Uniti, ma anche di Gran Bretagna, Germania e Olanda.

Piero Ostellino fornisce tre possibili spiegazioni di questo "qui pro quo":
"... La prima: D'Alema ha equivocato le parole della Rice perché non conosce bene l'inglese. Seconda D'Alema ha interpretato erroneamente la Rice perché ne ha confuso il fair play diplomatico con una complice e improbabile flessibilità sui principi. Terzo: D'Alema ha venduto la pelle dell'orso senza averlo preso, contando che l'orso avrebbe fatto buon viso a cattiva sorte. Tutte e tre le spiegazioni ruotano attorno alla parola 'comprensione' ..."

In buona sostanza D'Alema voleva farci credere che gli americani approvassero l'azione del governo italiano, in realtà, come si è visto poi dalle reazioni della comunità internazionale, il suo comportamento ha scandalizzato tutti: americani, afghani ed europeri. Gli unici ad esultare sono stati i talebani e alcuni pseudo-italiani quelli di 'dieci, cento, mille nassirya' per intenderci.

Per quanto riguarda le giustificazioni di D'Alema alla bugia rifilata agli italiani (in altri paesi, quando un ministro dice una bugia ai cittadini e questa viene scoperta, ci sono le dimissioni immediate del Pinocchio) Ostellino osserva ironicamente:
"... A voler essere indulgenti, un infortunio. Spiacevole, ma isolabile e riparabile. Se fosse vera la prima, basterebbe, infatti, che d'ora in poi il nostro ministro degli Esteri si servisse di un interprete ufficiale. Se fosse vera la seconda, sarebbe sufficiente evitare che D'Alema esca da solo dalla Farnesina. Meglio accompagnato.
Intrpretazione 'di comodo', invece, quella utilizzata da D'Alema con la maliziosa intenzione di rendere accettabile a tutti (sinistra antiamericana, riformisti, moderati, opposizione) un'operazione che si presta a molti dubbi? Saremmo in pieno costume politico italiano, che crede di essere erede del Machiavelli ed è invece solo l'erede di Brancaleone e Bertoldo.
Personalmente stimo D'Alema per la sua intelligenza; non dubito della sua onestà; ma nutro molte perplessità sulla sua 'furbizia tattica'.
Perciò non nascondo di avere il sospetto che la parola 'comprensione' sia stata l'equivalente non casuale di una strizzata d'occhio e di un dar di gomito, tipici del nostro levantino costume politico. Che è poi un modo di fare i furbi, o i finti tonti, per non pagare dazio. ..."

Insomma anche per Ostellino l'atteggiamento di alcuni politici italiani è spesso pocrita e opportunista.
Le conclusioni di Piero Ostellino sono chiare e precise dimissioni del governo:
"L'esigenza di conciliare le troppe anime del governo ha costretto ancora una volta il ministro degli Esteri ad ambigue acrobazie dialettiche, mortificanti per la sua stessa personale dignità e per quella dell'Italia nel mondo. No, questo governo non è proprio adeguato a governare il Paese"

L'Italia è un grande paese e dovrebbe essere governato da gente seria e competente, per questo anche io sono d'accordo con Piero Ostellino: "questo governo non è adeguato a governare il Paese" !!!

SìGlobal

L'articolo cui faccio riferimento è "Massimo, Condoleezza e la strizzata d'occhio chiamata 'comprensione' " di Paolo Ostellino (Corriere della Sera del 24 marzo 2007, pag.44)