10 marzo 2007

La sinistra e i "veditori di odio"
Quello che è successo ad Annozero giovedì scorso ormai lo sanno tutti.
Anche nell'ultima puntata si è consumato l'ennesimo linciaggio in diretta nei confronti dello sventurato di turno. Questa volta è toccato al ministro Clemente Mastella.
Bisogna essere proprio dei masochisti per offrirsi al massacro mediatico organizzato in ogni puntata in modo vile, fazioso e ignobile da SanToro, Bavaglio & co.

Chiunque la pensi in modo differente da loro e sostenga delle tesi opposte alle loro, giuste o sbagliate che siano, viene sistematicamente sottoposto ad una aggressione degna della famigerata Gestapo e una delegittimazione del personaggio volta alla sua distruzione e al suo annientamento.

E' giusto che accada questo in un paese democratico?
E' giusto che il canone (sempre più caro) estorto ai cittadini sia utilizzato per pagare lautamente questi pseudo-giornalisti che usano la tv di stato per scopi personali e vendette private?
Per quanto ancora dovremo assistere impotenti allo spettacolo meschino di questa gente che è pagata per sputare sentenze, seminare rancore, incitare all'odio e dividere gli italiani?

Nei giorni scorsi, per fortuna, anche dalla sinistra si sono levate delle voci di protesta nei confronti dell'arroganza e della prepotenza di questi individui.
Negli anni scorsi però, quando l'allarme era stato lanciato dal centrodestra, si era parlato di censura e di regime.
E la vicenda dei "venditori di odio" era stata strumentalizzata per insinuare nella gente un disprezzo delle istituzioni sempre maggiore.
Adesso questo atteggiamento si sta ritorcendo contro questi politici gretti e meschini.
Come già avvenuto per Tav, missioni di pace, riforma delle pensioni e riforma del lavoro, la sinistra rivede la propria posizione anche su questo argomento.
Ci fa piacere che un po' alla volta ammetta i propri errori e cerchi di porvi rimedio... ma è triste constatare come per anni abbiano mentito agli italiani.

SìGlobal