05 maggio 2007

Alla fiera dell'ipocrisia
La questione del conflitto d'interessi periodicamente sale agli onori della cronaca per poi scomparire misteriosamente nei meandri bui e confusi della politica italiana. Sembra quasi che la sinistra lo usi come spada di Damocle sulla testa del leader del centrodestra per immobilizzarlo e imbavagliarlo. Se così fosse sarebbe davvero un atteggiamento vile e antidemocratico.
Molti si chiedono come mai nessuno dei governi di sinistra che si sono succeduti negli anni scorsi (perché ricordiamoci che la sinistra purtroppo ha già governato l'Italia... svilendola e svendendola) non abbia mai approvato una legge valida e giusta per risolvere il problema.
Oggi Pierluigi Battista, sul Corriere della Sera, definisce questo atteggiamento: "un accanimento ad personam che svilisce ad aggressione tribale".

Come non dargli torto?
Come non essere d'accordo col fatto che questo governo, invece di preoccuparsi delle esigenze e dei problemi dei cittadini, si sta dedicando esclusivamente al consolidamento del proprio potere e alla distruzione degli antagonisti politici?
E' così che si governa un paese?
Che giovamento ne avremo noi tutti?
In che modo questa politica basata sulla vendetta, sull'odio e sull'egoismo potrà aiutare l'Italia?
come mai i tifosi della sinistra non si accorgono che niente di tutto ciò che era stato loro promesso è stato messo in pratica?

La notizia:
<<Alla fiera dell'ipocrisia di Pierluigi Battista
...
Il conflitto d'interessi è il punto dolente della Seconda Repubblica, dalle origini ai giorni nostri. Risolverlo senza spirito vendicativo ma in sintonia con quanto accade negli altri Paesi democratici sembra un'impresa necessaria ma disperante. Ancor più deprimente è però lo spettacolo di chi usa il conflitto d'interessi come una minaccia, un cappio da stringere o allentare in base alla temperatura dei rapporti politici con Berlusconi che di quel conflitto è la massima incarnazione, non l'unica ma certamente la più macroscopica. Insistere sul conflitto d'interessi è doveroso. Ma insistere solo ad intermittenza offre inevitabilmente un'immagine di strumentalità, un accanimento ad personam che svilisce ad aggressione tribale una ineludibile questione di principio. ...>>
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Editoriali/2007/05_Maggio/05/battista_fiera_dell_ipocrisia.shtml

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