07 ottobre 2007

L'Italia e il Corriere allo sbando
Cronaca di un disastro annunciato
Come sapete, poco prima delle politiche del 2006, il direttore del Corriere delle Frodi, Paolo Mieli, invitò i propri elettori a votare Prodi.
Non sappiamo se questo invitò gli fu suggerito dai suoi editori, fatto sta che il Corriere si schierò apertamente con l'Unione e, durante questi due hanni di malgoverno, ha fatto di tutto per nascondere le malefatte di Prodi e dei suoi scagnozzi.

Ma adesso la misura è colma.
La gente non può più, è davvero stufa ed esasperata per le tasse, per l'ndulto, la censura, per l'immobilismo e per l'inaffidabilità di questo governo.
Soprattutto la gente si sente presa in giro perché NESSUNA delle promesse fatte in campagna elettorale è stata mantenuta.
La cosa che più fa rivoltare lo stomaco degli italiani è la mancanza di coraggio di questo governo e la viltà con cui i vari ministri e i vari segretari di partito si rimpallano colpe e responsabilità

E il direttore del Corriere delle Frodi cosa fa?
Cerca di salvare in extremis la faccia e la poltrona.
Ecco cosa ha dichiarato rivolgendosi ai giovani industriali riuniti a Capri: "Voi sapete che io ho dato indicazione di votare per Prodi ma così non si può andare avanti. Fate qualcosa se volete andare al ristorante senza essere insultati"

Insomma, perfettamente in linea con la mentalità dei leader della sua coalizione, inizia a mettere le mani davanti e a ricorrere al solito "scaricabarile".

Gli italiani meriterebbero un governo migliore, composto da gente intraprendente, coraggiosa e competente, ma anche il Corriere meriterebbe un direttore con queste stesse doti.

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