Ormai è evidente che il quotidiano "la Repubblica" è il giornale di un universo parallelo.
Gli articoli che pubblica, gli argomenti che tratta e le inchieste che conduce si riferiscono a un mondo che non c'è e ignorano completamente le esigenze e i problemi di un Paese in crisi e in affanno. Anche oggi gli articoli di attualità riguardano indagini su vallette e promesse di politici inetti e disperati. Come sempre fumo negli occhi, polveroni di nulla sollevati per abbindolare l'opinione pubblica e nascondere i veri problemi del Paese. Per fortuna gli italiani sono ormai così disillusi da non cascare in una trappola così vile e così meschina.
E' di oggi la notizia che un italiano su quattro è a rischio rata mutui, cioè, quasi sicuramente, non potrà far fronte ai tassi da usura che gli sono stati imposti dalle banche. Le conseguenze di questa situazione sono a dir poco inquietanti, ne abbiamo già parlato. E la Repubblica con cosa apre l'edizione online del suo giornale? Con le ennesime promesse/bugie del governo delle Frodi. L'articolo inizia con una frase a dir poco RIDICOLA: "Rumeno Prodi ha deciso di imprimere un'accelerazione per riportare in primo piano l'emergenza salariale...".
Tutti gli italiani di buon senso si chiedono:
Secondo voi, come mai "la Repubblica" stravolge la reatà, evita di criticare il governo e attacca chi vorrebbe un governo serio e intraprendente che si impegni a risolvere i problemi dei cittadini
italiani?
SìGlobal
Gli articoli che pubblica, gli argomenti che tratta e le inchieste che conduce si riferiscono a un mondo che non c'è e ignorano completamente le esigenze e i problemi di un Paese in crisi e in affanno. Anche oggi gli articoli di attualità riguardano indagini su vallette e promesse di politici inetti e disperati. Come sempre fumo negli occhi, polveroni di nulla sollevati per abbindolare l'opinione pubblica e nascondere i veri problemi del Paese. Per fortuna gli italiani sono ormai così disillusi da non cascare in una trappola così vile e così meschina.
E' di oggi la notizia che un italiano su quattro è a rischio rata mutui, cioè, quasi sicuramente, non potrà far fronte ai tassi da usura che gli sono stati imposti dalle banche. Le conseguenze di questa situazione sono a dir poco inquietanti, ne abbiamo già parlato. E la Repubblica con cosa apre l'edizione online del suo giornale? Con le ennesime promesse/bugie del governo delle Frodi. L'articolo inizia con una frase a dir poco RIDICOLA: "Rumeno Prodi ha deciso di imprimere un'accelerazione per riportare in primo piano l'emergenza salariale...".
Tutti gli italiani di buon senso si chiedono:
- Che accelerazione può imprimere un governo che ha impiegato 6 MESI per approvare una Finanziaria che aumenterà irrimediabilmente la spesa pubblica?
- Che accelerazione può imprimere un governo che, dopo due mesi, ha lasciato decadere un provvedimento sulla sicurezza, che era stato definito urgentissimo?
- Che accelerazione può imprimere un governo che, eccetto l'indulto, ha approvato poche leggi e sempre sotto il ricatto della fiducia?
- Che accelerazione può imprimere un governo che dopo due anni di trattative ha approvato una legge sul Welfare definita dalle stesse persone che l'hanno votata "peggiore di quella precedente e un danno economico enorme per il Paese"?
- Che accelerazione può imprimere un governo che per risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri ha liberato tutti i criminali con l'indulto?
- Che accelerazione può imprimere un governo che sostituisce i magistrati scomodi e insabbia le inchieste che riguardano i membri della maggioranza?
- Che accelerazione può imprimere un governo che invece di promuovere le riforme le boccia e ha ridotto il Paese in una TRAGICA situazione di stallo?
Secondo voi, come mai "la Repubblica" stravolge la reatà, evita di criticare il governo e attacca chi vorrebbe un governo serio e intraprendente che si impegni a risolvere i problemi dei cittadini
italiani?
SìGlobal
2 Comments:
Repubblica è un giornale che fa schifo!
Più che altro è un giornale fazioso i cui propetari hanno grossi interessi da proteggere.
E per far ciò si avvalgono di politici e magistrati.
sig.
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