07 dicembre 2007

Per il bene del Paese
Lettera ad un Senatore della Repubblica italiana
Egregio Senatore della Repubblica,
mi permetto di scriverLe perché inizio a pensare che molti di voi non si rendano conto della situazione in cui si trova oggi il nostro Paese.
Forse, dall'alto delle poltrone di Palazzo Madama, non si vede bene lo stato di degrado in cui versa l'Italia e non si percepiscono le difficoltà, la sfiducia e il pessimismo della gente.

La precarietà, la mancanza di lavoro, la criminalità, gli affitti alti, le tasse insostenibili, la corruzione, il clientelismo e tanti altri sono i problemi che affliggono il nostro Paese e dovrebbero essere affrontati con serietà da un governo forte, deciso, coraggioso e intraprendente.
Lei pensa che il governo Prodi abbia queste caratteristiche?
Lei pensa che questo governo possa affrontare e risolvere soltanto uno di questi problemi?

Ieri sera, Lei, con il Suo voto, ha sostenuto un governo che sta portando il Paese una situazione di stallo che diventa ogni giorno più critica e insostenibile.
Per questo penso che ogni voto a favore di questo governo sia, in realtà, un voto contro gli italiani.
Non meritiamo di essere governati così male.

Mi voglio augurare che, da oggi in poi, tutti i senatori mettano da parte i propri interessi personali e agiscano, in modo responsabile, per il bene di tutti gli italiani che rappresentano.
Per favore, non deludeteci.

Distinti saluti

SìGlobal