23 marzo 2008

TG non equilibrati?
Nemmeno i quotidiani lo sono.

Nelle ultime ore si è parlato molto del richiamo rivolto dall’Autorità garante delle comunicazioni a tutte le emittenti televisive colpevoli di dedicare, nei TG e nei dibattiti politici, un’attenzione eccessiva ai partiti più grandi, PDL e PD, a discapito dei partiti più piccoli.
Mi chiedo come mai nessuno si scandalizzi del comportamento parziale e fazioso della carta stampata.
Chi in questi giorni leggesse uno dei tre quotidiani più diffusi in Italia (Il Corriere della Sera, La Repubblica e La Stampa) avrebbe l’impressione di leggere non un giornale di informazione e approfondimento, ma un giornale di partito. Questi quotidiani, infatti, sono diventati l’organo ufficiale del PD a favore del quale si sono impegnati in una propaganda sempre più esplicita e sempre più spudorata.

Come mai nessuno parla di questo strano fenomeno?
Che interesse hanno questi giornali nel sostenere apertamente uno schieramento politico?
Per la carta stampata non vale la “par condicio”?
Questi quotidiani non sono parzialmente finanziati con i soldi di tutti i contribuenti?

Già nel 2006 questi giornali si sono schierati a favore dell’Unione ed hanno contribuito a regalare al Paese un governo, il governo Prodi (presidente del PD), che lo ha fatto sprofondare in uno stato di profonda crisi e profondo malessere. Probabilmente farebbero bene a farsi un esame di coscienza e iniziare a fornire una informazione seria, onesta ed equilibrata.