15 maggio 2008

Le mie proposte
Una casa per tutti
Proposte e idee per un Piano Casa a livello nazionale
Dopo le tante delusioni provocate dal governo Prodi e dopo una campagna elettorale piena di promesse e buoni propositi, adesso gli italiani si aspettano dal Governo Berlusconi fatti concreti.

Uno dei problemi più sentiti dai cittadini giovani e meno giovani è quello della CASA.
Quello della CASA è, assieme al lavoro, alla sicurezza e all'assistenza sanitaria un bisogno primario per tutti ed un diritto sacrosanto.
I problemi da risolvere sono: gli affitti troppo alti, il costo eccessivo degli appartamenti, le rate dei mutui insostenibili e la carenza di appartementi dove sono richiesti.
Quello che serve è un vero e proprio PIANO CASA che abbia lo scopo di costruire nuove case e rendere ragionevoli i prezzi di affitto e di acquisto degli appartamenti e i tassi di interesse dei mutui.

Ecco il mio PIANO CASA:

  1. Cancellazione effettiva, reale e progressiva dell'ICI sulla prima casa, iniziando dalle fasce di redito più basse.
  2. Aumento dell'ICI per le case sfitte ed inutilizzate. Dovrebbero essere i comuni a verificare quali e quante siano le case non utilizzate.
  3. Aumento della tassazione sugli utili delle banche che NON offrono muti a tassi ragionevoli e si oppongono al "trasferimento" o alla rinegoziazione degli stessi.
  4. Possibilità di detrarre gli affitti dalla dichiarazione dei redditi in modo da disincentivare gli "affitti in nero".
  5. Lotta agli "affitti in nero" da parte dei comuni che hanno gli strumenti e la possibilità di controllare tutte le case della città.
  6. Piano nazionale per la costruzione di nuovi appartamenti. I comuni dovrebbero costruire nuovi condomini vendendo la metà degli appartamenti a prezzo di mercato a chi se lo può permettere in modo da recuperare i soldi investiti. L'altra metà degli appartamenti dovrebbe essere venduta, a prezzi inferiori, alle famiglie meno abbienti. In alcune grandi città si potrebbe pensare di realizzare interi quartieri "autosufficienti" con negozi e uffici in modo a decongestionare il traffico del centro della città. Le aree su cui si potrebbe edificare sono quelle di proprietà dei comuni o quelle delle periferie degradate e su cui sorgono le cosiddette "baraccopoli". La costruzione dei nuovi quartieri dovrebbe avvenire in modo rispettoso dell'ambiente e dei futuri abitanti. Per questo dovrebbero essere immersi nel verde, ben illuminati, piacevoli da vedere e dovrebbero sfruttare tutte le tecnologie disponibili per produrre energia in modo pulito ed evitare lo spreco di energia.
Cosa ne pensate?
Sarebbero provvedimenti utili ed efficaci?
Cosa c'è di irrealizzabile in tutto ciò?
Quali potrebbero essere altri provvedimenti efficaci?