28 giugno 2006

L'opposizione dica due Sì... lettera al Corriere

Ecco il testo di una lettera che ho spedito al Corriere della Sera in risposta all'editoriale "L'opposizione dica due Sì" del prof. Sergio Romano.
Sinceramente temo che non verrà mai presa in considerazione :-(

Egregio professore,
questa mattina ho letto, nell'edizione online del Corriere della Sera, il suo editoriale "L'opposizione dica due Sì".
Non nascondo che il contenuto del suo articolo mi ha lasciato alquanto perplesso.
Lei invita il centrodestra, nell'interesse nazionale, a "dare una mano a Romano Prodi" e ad aiutarlo a superare le difficoltà causate dalle divisioni della sua coalizione e dalle posizioni estremiste di molti suoi componenti.

Il centrodestra dovrebbe, secondo lei, mettere da parte ogni rancore e dimenticare l'opposizione violenta, sleale e irresponsabile cui è stata sottoposta quando era al governo. Di certo sarebbe un atteggiamento molto responsabile, ma contrasterebbe molto con quello tenuto dai leader della sinistra che negli anni passati hanno denigrato, criticato e avversato con pregiudizio e sufficienza tutti i provvedimenti del governo Berlusconi.

Mi chiedo, perché lei e gli altri editorialisti del Corriere non abbiate mai rivolto appelli di questo tipo quando al governo c'era la Cdl e all'opposizione l'Unione.
Lei chiede al Polo quello che anni fa avrebbe dovuto chiedere alla sinistra.
Quando era la sinistra a "combattere qualsiasi iniziativa del governo", in modo pregiudiziale e sleale, perché non c'è stata la Vostra mobilitazione?

Mi chiedo, inoltre, se questo governo dimostrasse di non avere i numeri per attuare le radicali riforme di cui abbiamo bisogno e non avesse la capacità di prendere velocemente le decisioni più semplici non sarebbe meglio metterlo da parte piuttosto che tenerlo in vita con espedienti?

Lei afferma che i motivi per cui il centrodestra dovrebbe soccorrere Prodi sono: "dimostrare di essere una credibile forza nazionale", "evitare che le sue riforme vengano interamente cancellate" e "fare emergere le posizioni massimaliste della sinistra antagonista".

Le prima di queste sue affermazioni è offensiva, la Cdl è già una forza credibile e lo ha dimostrato portando avanti, in un clima di assedio al Palazzo, diverse importanti riforme (Costituzione, Lavoro, Giustizia, Immigrazione, Scuola, ecc.).
E' la sinistra piuttosto che deve dimostrare di non essere soltanto capace di produrre odio ed essere "contro tutto", ma di saper anche costruire qualcosa di utile
La seconda suona quasi come una minaccia.
Se la sinistra bloccasse tutte queste riforme, come del resto sta già facendo senza che Voi diciate niente, arrecherebbe un gran danno al Paese.
Per quanto riguarda gli estremismi della sinistra, questi sono sempre stati sotto gli occhi di tutti, ma chi doveva evidenziarli non l'ha mai fatto.

Sono convito che la Casa delle Libertà avrà un atteggiamento corretto e responsabile per il bene di tutti. Ovviamente sarà strumentalizzato e interpretato in modo fazioso, ma perlomeno permetterà a questo povero governo di uscire dal dannoso immobilismo cui stiamo assistendo in questi mesi.
Mi torna alla mente una frase di Madre Teresa di Calcutta che spesso vado a rileggere nel mio blog: "Dà al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci. Non importa, dà il meglio di te".

Ultima considerazione.
Lei afferma, a proposito di nuove eventuali elezioni politiche, che "il risultato di una elezione, salvo qualche caso, viene generalmente confermato nelle elezioni successive".
Non sono d’accordo, penso che, dopo aver assaggiato l'indecisione di questo governo, molti italiani, se richiamati alle urne, tornerebbero a votare per la Cdl, con buona pace per Prodi e gli editorialisti del Corriere.

Cordiali saluti

Siglobal
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"L’Italia ce la può fare"… un mare di contraddizioni

Grazie a un post su NeoLib.it sono venuto a conoscenza dell’esistenza di un appello intitolato "L'Italia ce la può fare" e promosso dall’onorevole Daniele Capezzone che è il presidente della Commissione Attività produttive della Camera e il segretario dei Radicali Italiani.
In questo manifesto-appello “per uno statuto degli outsider e per una nuova alleanza sociale” si parla di riforme strutturali, concorrenza, liberalizzazioni, salari e snellimento della burocrazia per le imprese.
L’ho letto con molto interesse e l’ho trovato pieno di buoni propositi, peccato però che l’operato dell’onorevole, dei Radicali e della Rosa del pugno vada in direzione completamente opposta a quanto espresso nel documento.

Premesso che nutro un grande rispetto e una grande ammirazione per i Radicali che hanno svolto un ruolo importante nella storia politica italiana e che hanno combattuto, spesso da soli, numerose battaglie per i diritti civili, non posso nascondere il mio stupore nel leggere un documento che contraddice completamente le posizioni che stanno assumendo di fronte all’opinione pubblica in questi ultimi mesi.

Segnalo alcune clamorose contraddizioni che ho notato in questo documento:

1. L’appello inizia con una critica dei “partiti vecchio stile”, un sistema “troppo potente e costoso che inchioda il paese e la politica italiana a risse di fazioni, …”. Afferma queste cose proprio chi ha appena accettato di entrare a far parte del Governo più numeroso e più costoso della Repubblica, che conta 102 membri e costerà ai cittadini1,2 milioni di euro al mese. Costerà così tanto perché molti dei suoi membri non sono parlamentari. Ma perché con tanti deputati e senatori è stato necessario ricorrere ad altre persone?

2. Uno dei problemi annosi della nostra Repubblica è individuato nel susseguirsi di “maggioranze troppo timide al Governo” e si auspica “l’apertura del dibattito sulle riforme strutturali, in Italia ferme da tanto tempo, e sempre differite e rinviate”. Alla lettura di queste frasi sono rimasto basito.
Ma come può dire queste cose chi fa parte di un esecutivo che sta bloccando la maggior parte delle riforme del precedente Governo (riforma della Costituzione, riforma della Scuola, riforma della legge sull’immigrazione, legge sulla droga, riforma della Giustizia, legge Biagi, ecc.), che sta fermando i cantieri di tutta la Nazione (Tav, ponte sullo Stretto, Mose, ecc.) e che porta avanti una politica di “distruzione” piuttosto che di “costruzione”?

3. Si dice: “In termini del lavoro, occorre ripartire dal Libro Bianco di Marco Biagi..”. Come si può affermare questo ed essere, allo stesso tempo, alleati di Rifondazione, dei Comunisti Italiani e dei DS ?
I loro leader hanno più volte annunciato che la riforma Biagi dovrà essere cancellata, come avevano promesso durante le manifestazioni e le furiose proteste organizzate, insieme ai sindacati, quando la legge fu approvata.

4. Nel documento si sostiene che “la competizione e la liberalizzazione nel settore dei servizi di pubblica utilità” e “una corretta suddivisione dei ruoli tra pubblico e privato” sono delle priorità del Paese. Si affermano questi principi liberali e poi ci si allea con chi sostiene lo statalismo, con chi esalta il centralismo e con chi affossa il referendum costituzionale. Se nell’ultimo referendum avesse vinto il SI avremmo avuto governi più stabili, meno costosi, meno numerosi e quindi più efficienti. Con il trasferimento di competenze dallo Stato alle Regioni si sarebbero responsabilizzati gli amministratori degli enti locali che sarebbero stati costretti a governare bene, evitando gli sprechi e distribuendo intelligentemente e onestamente le risorse a loro disposizione.
Un’occasione persa… anche per colpa dei Radicali.

5. Si invoca la necessità di “riaprire una società chiusa, segnata dal peso di lobby e corporazioni” e di evitare la sterile conflittualità degli schieramenti che avvantaggia soltanto le “mille lobby impegnate a proteggere i propri privilegi”. Se questo è vero perché i Radicali appoggiano un Governo che difende a spada tratta la magistratura, una delle lobby più potenti e influenti che attacca e annienta chiunque provi a ridurre i suoi privilegi?
Oggi ne sta facendo le spese chi ha sostenuto la separazione delle carriere ed altre riforme. Alcuni anni fa a farne le spese furono coloro i quali avevano proposto l’introduzione della responsabilità civile dei magistrati.
L’accanimento della magistratura nei confronti del centro destra è davanti agli occhi di tutti e i provvedimenti ad orologeria sono delle realtà innegabili, scandalose e non degne di un Paese liberale e democratico.

6. Infine si scrive: “Occorre più coraggio. E una coraggiosa politica di riforme e modernizzazione avrebbe la doppia caratteristica di rimettere il Paese in movimento e di aiutare i più deboli”. Niente di più vero, ma l’impressione è che la strada scelta sia quella sbagliata e che questi propositi non potranno mai avere nessun seguito. Perlomeno fin quando al Governo ci sarà una colazione non liberale.

Queste osservazioni mi convincono sempre più che, in Italia, la casa dei liberali è nel centro-destra e che senza il contributo della Casa delle Libertà non si può portare avanti una politica di riforme e modernizzazione.
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27 giugno 2006

Gianluca...

sei uno di noi e abbiamo tanto bisogno di te... torna presto :-)
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23 giugno 2006

Ho deciso, domenica voterò... SI

Secondo me bisogna votare SI perché il trasferimento di competenze dallo Stato alle Regioni finalmente responsabilizzerà i dirigenti degli enti locali che saranno "costretti a governare bene", evitando gli sprechi e distribuendo intelligentemente e onestamente le risorse a loro disposizione. Per gli elettori sarà più facile individuare le responsabilità e i meriti delle iniziative intraprese, potrannno valutare l'operato dei loro amministratori e potranno decidere a ragion veduta se confermarli o mandarli a casa. Gli enti locali sono più vicini ai cittadini, sono immersi
nella realtà del luogo e conoscono meglio dei burocrati romani le necessità e le esigenze della popolazione.


Chi meglio di loro può decidere quanto, dove e come investire per il bene di tutti?
Domenica votiamo SI per migliorare la nostra costituzione.

Per chi volesse approfondire le ragioni del SI consiglio di dare un'occhiata al sito: http://www.sivotasi.it/
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21 giugno 2006

Divide et impera
(Chi è che divide l'Italia?)

Purtroppo continuano a verificarsi episodi di squadrismo e intolleranza in tutta Italia. Dopo la distruzione sistematica di gazebo e manifesti propagandistici di centro-destra, avvenuta durante la campagna elettorale per le elezioni politiche e amministrative, continuano a ripetersi numerose manifestazioni di intolleranza da parte di alcuni della sinistra.
Non bastano più gli insulti che con cui sono ricoperti tutti coloro che esprimono idee liberali, adesso si è passati dalle parole ai fatti.
Nessun notiziario ha riportato le seguenti notizie e i pochi giornali lo hanno fatto le hanno relegate in trafiletti ben nascosti.
Tutti, tranne "Il Giornale" e "Tgcom" hanno taciuto...perché questo silenzio???

Noi vogliamo DENUCIARE questi episodi:
BERGAMO: Leghista accoltellato, mentre allestiva un gazebo, da un giovane di sinistra
ROMA: Bruciata bandiera di Forza Italia nella sede di via dell'Umiltà a Roma
BERGAMO: Lasciati proiettili davanti l'abitazione dell'ex Guardasigilli Castelli
CAGLIARI: Gli strappano "Il Giornale" dalle mani: Non ti vergogni?
ROMA: Giovane simpatizzante di AN percossa e insultata perché legge "Il Giornale"

A proposito di quello che è successo a Roma riportiamo le dichiarazioni di Elio Vito, presidente dei deputati di Forza Italia:
«Il nuovo atto teppistico contro la sede nazionale di Forza Italia, solo l'ultimo in ordine di tempo, è un ulteriore campanello d'allarme del pericoloso clima che si sta instaurando nel Paese. Questo è il risultato di anni di odio che la sinistra ha propinato a piene mani contro quello che continua a essere il primo Partito del Paese e il suo leader Silvio Berlusconi. Una cosa è lo scontro politico, altro è l'opera di demonizzazione dell'avversario che ha contraddistinto tutti i protagonisti del centrosinistra, nessuno escluso»

Noi ci chiediamo:
- Perché nessuno parla di questi episodi?
- Perché i leader della sinistra non li condannano?
- Perché nessuno solleva il problema dell' istigazione al disprezzo e alla violenza da parte dei rappresentadella sinistra?
- E' questa un'emegenza democratica? Dobbiamo preoccuparci?


Stanno accadendo, contemporaneamente, le seguenti cose:

- E' in corso una nuova offensiva giudiziaria della Magistratura nei confronti di molti esponenti del centro destra in diverse regioni d'Italia (articolo).
- L'Authority intima a Mediaset di sospendere la trasmissione degli spot informativi sul referendum (articolo).
- Rai Tre censura le repliche di Telecamere in cui era ospite Berlusconi (articolo).
- Napolitano chiede al governo di non distruggere le riforme del centro destra (articolo).
- Il nuovo governo si impegna a bloccare la riforma della scuola (articolo) e la riforma della giustizia (articolo) approvate dal centro destra.
- Ministri del governo annunciano che saranno presi presto provvedimenti contro: la costruzione della Tav (articolo), la riforma Bossi-Fini sull'immigrazione, la riforma Biagi sul lavoro (articolo), la legge sulla droga di Fini (articolo), la prosecuzione delle Grandi Opere come il ponte sullo Stretto e il Mose (articolo), ecc..

Noi ci chiediamo:
- Perché si cerca di annullare il lavoro svolto durante la legislatura precedente invece di impegnarsi nella elaborazione di nuove proposte?
- Perché si continua a disprezzare l'operato degli amministratori precedenti?
- Perché la sinistra è sempre CONTRO e mai PRO qualcosa?

Vogliamo ricordare, infine, due episodi dei mesi scorsi:
MILANO: Moratti costretta ad abbandonare il corteo del 25 Aprile
TORINO: Fischi e insulti a Buttglione durante il corteo del 1 Maggio
Questi signori accusano il centro destra di voler dividere l'Italia... ma che gran faccia tosta che hanno!!!
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19 giugno 2006

La serietà al governo?
Chi sfila al gay pride, chi sghignazza a un funerale di Stato... queste persone sono alla guida del nostro Paese... meriteremmo qualcosa di meglio al Governo... decisamente!!

Il quadro della situazione: Governo al palo, un mese di parole in libertà(Il Giornale)
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18 giugno 2006

Lavori in corso...finiti... per ora !!
Ecco finalmente sono riuscito a modificare l'impaginazione del blog.
Le novità principali sono che ogni post ha una pagina dedicata e che nella pagina principale del blog c'è solo un riassunto del post. Cliccando su "Leggi tutto il post..." si può leggere tutto il testo del post e i commenti.
Mi sembra che così la pagina principale sia più snella e più piacevole da scorrere.
Ovviamente sono ben accetti consigli e suggerimenti... ora tutti a nanna che domani si lavora :-)

Se volete provare questa modifica nel vostro blog c'è un semplice guida, se vi interessa sapere come poter apportare tante altre simpatiche personalizzazioni allora date un'occhiata a questo link.
Ringrazio Giuseppe Vicari per le indicazioni che mi ha dato, il suo blog Tonno Salmonato mi ha ispirato queste ultime modifiche.
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UN DONO

Prendi un sorriso,
regalalo a chi non l'ha mai avuto.

Prendi un raggio di sole,
fallo volare là dove regna la notte.

Scopri una sorgente,
fa bagnare chi vive nel fango.

Prendi una lacrima,
posala sul volto di chi non ha pianto.

Prendi il coraggio,
mettilo nell'animo di chi non sa lottare.


Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla

Prendi la speranza,
e vivi nella sua luce.

Prendi la bontà,
e donala a chi non sa donare.

Scopri l'amore,
e fallo conoscere al mondo.

Mahatma Gandhi
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14 giugno 2006

Per chi vota l'Esselunga?

Ieri, durante la pausa pranzo, parlavo con una collega dell'apertura del nuovo supermercato Esselunga che ha preso il posto della Standa (vedi post prec.).
Le dicevo che mi era sembrato un bel supermercato, con tutti i reparti ben forniti e che avevo trovato alcuni prezzi molto convenienti.
Il suo commento alle mie osservazioni è stato: "Si sarà vero, ma io lì non c'andrò mai è un supermercato di destra, io vado alla Coop".


Di fronte a questa affermazione sono rimasto un po' interdetto e sorpreso, non mi aspettavo una reazione del genere così ho fatto finta di non sentire e ho cambiato discorso.
Ma è possibile che nel 2006 una ragazza giovane e presumibilmente intelligente faccia questo tipo di discorsi senza senso?
Adesso, a mente fredda, le chiederei "Ma perché esistono supermercati di destra e di sinistra?" e poi "e se anche l'Esselunga avesse votato un partito di destra, cosa ci sarebbe di male a farci la spesa? Tu hai votato a sinistra eppure io ti sto parlando senza problemi in questo momento...". Probabilmente, più che la risposta in se per se, quello che mi ha colpito di più è stato il tono alquanto sprezzante e risentito con cui è stata pronunciata.

Questo è solo un piccolo esempio del disprezzo che la gente di sinistra ha non solo per coloro che la pensano in maniera diversa da loro, ma anche per tutto ciò che non è direttamente riconducibile al loro ambiente.
Non c'è nessun rispetto, non c'è tolleranza e non c'è nemmeno nessuna forma ti apertura mentale.
Addirittura alcune volte negli occhi delle persone con cui parlo noto un rancore profondo e un odio che si manifesta con una forte aggressività, per fortuna solo verbale, che porta al verificarsi di situazioni molto imbarazzanti per una persona pacifica e tranquilla come me.

Eppure, secondo me, la colpa di tutto ciò non è esclusivamente di queste persone.
La colpa è dell' ideologia comunista cui fanno riferimento, che è sostanzialmente intollerante e totalitaria, ma anche e soprattutto degli attuali leader della sinistra.
Questi politici, infatti, che in questi giorni parlano di dialogo e confronto, negli anni scorsi non hanno fatto altro che alimentare l' odio e il rancore dei loro simpatizzanti nei confronti dei politici di destra, che poi si è trasformato in odio e rancore per chiunque li sostenga o ne condivida le idee.

Se il nostro paese è così diviso e vive in un clima di tensione sociale è colpa di questi politicanti irresponsabili che, denigrando in modo vile e subdolo i rappresentati del centro-destra con campagne infamanti, continue e martellanti, hanno generato in molte persone il disprezzo dello Stato, il disprezzo nelle forze dell'ordine e la mancanza di fiducia per le istituzioni in generale.
Hanno sparlato per anni del nostro paese, criticato ogni iniziativa del Governo, minimizzato i suoi successi e gioito ogni volta che si è trovato di fronte a dei problemi o a delle difficoltà, arrivando anche a coniare slogan vergognosi come "10, 100, 1000 Nassyria".
La cosa triste è che tanta gente li segue, li apprezza e crede alle loro menzogne.

In questi giorni mi chiedo per chi tifino tutte queste persone quando gioca la nazionale. Per l'Italia o per gli avversari dato che l'azzurro è un colore di destra.

Potrei chiederlo alla mia collega, ma sinceramente preferisco non saperlo.
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09 giugno 2006

Se non ora quando?

Perché impegnarsi nella costituzione del movimento unitario del centro destra.


Cos’è il movimento unitario di centro destra?
Ci sono tante persone in Italia che non si riconoscono nei partiti e nelle idee della sinistra. Non parlo soltanto dei sostenitori dei partiti di centro-destra, ma anche e soprattutto di tutti i moderati cattolici e laici che non sono iscritti a nessun partito e che non si sono mai occupati di politica. E’ necessario riunire tutte queste persone in un movimento unitario, qualcosa di più simile ad un’associazione che a un partito. Un movimento che si affermi nella società civile proponendo iniziative culturali e sportive, promuovendo il dibattito politico, organizzando feste e manifestazioni e interessandosi alle questioni sociali.
Il movimento unitario dovrebbe costituire un baluardo in difesa dei valori e dei principi della civiltà occidentale contro la crisi morale e spirituale che sta attanagliando la nostra società.

Perché è necessario iniziare a lavorare subito?
La sinistra sta procedendo all’okkupazione sistematica di tutti i centri di potere. Non parlo solo delle cariche istituzionali, ma anche dei posti chiave della magistratura, della finanza e del mondo accademico. Si è creata una vera e propria lobby di potere che, come una piovra tentacolare, controlla tutto, favorisce l’avanzamento professionale solo delle persone di fiducia e mortifica l’operato di chiunque non ne condivida le idee. I sindacati hanno perso la loro autonomia, sono asserviti alla sinistra di cui sono ormai soltanto un'appendice. Non ci si potrà aspettare da loro nessuna forma di dissenso e protesta contro le ingiustizie e la corruzione.
Stesso discorso vale per la maggior parte della stampa e delle televisioni che sono da tempo, schierate con la sinistra e forniscono una informazione superficiale, filtrata e faziosa.
Visto che nell’immediato futuro non ci saranno elezioni politiche in cui impegnarsi, non resta che rimboccarsi le maniche e concentrare gli sforzi sulla costruzione di un’alternativa liberale che permetta al nostro paese di progredire e rinnovarsi.
Per questo il centro destra deve puntare ad avere al più presto una presenza capillare sul territorio, con un movimento che sia attivo, importante e influente in tutti i comuni e in tutti i quartieri d’Italia.

Come dovrebbe costituirsi questo movimento?
Nei quartieri delle città, nei paesi e nelle piccole città potrebbe nascere dalla fusione delle sezioni locali di AN, Forza Italia e UDC. Si potrebbe iniziare dalla fusione delle sezioni giovanili.
Nei casi in cui questa fusione non fosse praticabile, si dovrebbe organizzare il movimento, come un’associazione separata e indipendente alla quale si associno, in un secondo momento, le sezioni dei partiti che ne condividono le idee.

Quale potrebbe essere il primo passo?
Realizzare in ogni città una mailing-list che permetta a tutti gli iscritti di scambiarsi idee e proposte sul nuovo movimento e di organizzare i primi incontri.
In questo modo si potrebbero coinvolgere già nelle attività e nelle discussioni iniziali, un gran numero di persone.
Una mailing-list non ha nessun costo di attivazione e di manutenzione è un tentativo che vale la pena fare.

Considerazione:
Sarebbe davvero singolare se la rinascita del centro-destra e la formazione del partito unico partissero proprio da una regione comunista come la Toscana.


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06 giugno 2006

Epifani fischiato dagli imprenditori a Varese

Ecco una notizia che ha trovato poco spazio nelle cronache della giornata:

"VARESE - Il leader della Cgil Guglielmo Epifani, che prendeva parte a una tavola rotonda organizzata all'assemblea degli industriali di Varese, è stato contestato dalla platea degli imprenditori e non è riuscito a portare a termine il suo intervento. In particolare mentre parlava Epifani si è sollevato un lungo brusio dalla sala degli imprenditori mentre ricordava che «nella storia della Cgil la cultura dei doveri è sempre stata molto forte». Tutto nasce da un passaggio nel quale il leader sindacale ha detto che la legge Biagi «per le imprese è simbolo di libertà, ma per noi è un simbolo di precarietà. E questo è un problema». Montezemolo ha liquidato l'episodio dicendo che «mi sembra che si sia cercato di dare un'importanza eccessiva a quanto avvenuto». ..."

Brano tratto dal Corriere della Sera. Articolo completo e video.
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02 giugno 2006

Adesso premiamoli pure ...

Sofri e Bompressi sono due terroristi.
"SONO" e non "sono stati".
Sono colpevoli dell'omicidio del commissario Luigi Calabresi, avvenuto a Milano il 17 maggio 1972.

NON hanno mai chiesto scusa per i loro misfatti, NON si sono mai pentiti delle loro azioni.Hanno avuto sempre un atteggiamento sprezzante nei confronti delle istituzioni italiane.
E Napolitano e Mastella cosa hanno fatto?
Hanno concesso loro la grazia con tanto di scuse per il ritardo con cui è stata approvata.

Mi chiedo ancora perché sia stato fatto tutto così in fretta e all'improvviso. A chi giova tutto ciò?

Se due nemici dello Stato italiano sono di nuovi liberi dobbiamo ringraziare il nuovo governo di centro-sinistra...cominciamo male!!!
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