27 marzo 2007

La parabola del buon contadino e del seminatore di vento
Le immagini del telegiornale di questa sera, mi hanno fatto ripensare ai contadini del mio paese.
Dovreste vedere la gioia e la soddisfazione che si legge nei loro volti quando, in primavera, osservano il frutto del proprio lavoro. Dopo un inverno trascorso a faticare sui campi, a dissodare la terra, ad ararla e a seminarla finalmente vedono i loro campi di grano tingersi di verde. Di fronte a questo spettacolo, la soddisfazione di aver fatto il proprio lavoro li riempie di orgoglio e la speranza di un buon raccolto allevia la stanchezza e allontana le preoccupazioni.

Anche ai nostri politici la primavera ha portanto i frutti del proprio lavoro.
Un lavoro duro e indefesso durato diversi anni nei quali hanno seminato odio, rancore, insicurezza, diffidenza, demagogia, disprezzo delle istituzioni, bugie e menzogne.
E così la Natura ha voluto premiare il loro zelo e il loro impegno in modo appropriato.

Oggi,infatti, è stata la giornata del "ringraziamento" al governo delle bugie e delle Frodi.
Una giornata di dure contestazioni e vivaci proteste da parte di studenti, militanti di partito e gente comune.
La cosa più significativa (che dovrebbe far riflettere la gente di buon senso) è che le critiche più feroci e le contestazioni più dure sono partite proprio dal cosiddetto "popolo di sinistra", cioè dai
loro elettori.

* A Firenze il ministro degli Esteri D'alemullah è stato contestato da alcuni studenti appartenti ad Azione Universitaria, un gruppo vicino ad An, che lo ha accolto con fischi e con alcuni simpatici striscioni: 'D'alemullah go home!' e 'niente lezioni da un governo di buffoni'.
Evidentemente in molti non hanno digerito la figuraccia cui è stata sottoposta l'Italia a causa della superficialità e della dabbenaggine di un ministro forse preocupato più della propria abbronzatura e delle vele della propria barca che del buon nome del Paese che indegnamente
rappresenta.

* A Roma il ministro Mastella è stato contestato dai collettivi di Giurisprudenza e Trans-lesbo-gay dell'ateneo La Sapienza.
Secondo queste persone, affossando la legge sui Dico, il ministro campano verrebbe meno agli impegni presi firmando il programma dell'Unione.
Non hanno tutti i torti, ma è anche vero che il programma dell'Unione non esiste più.
E' stato sostituito dai 12 comandamenti, nei quali, effettivamente, non sono menzionati né i DICO né i PACS.
Nonostante ciò, tutti coloro che si sentono usati e traditi dall'Unione se la prendono con Mastella e non con chi ha imposto i comandamenti.

* A Roma, sempre all'Università La Sapienza, il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, è stato contestato da una cinquantina di studenti del Coordinamento dei collettivi i quali hanno pacificamente urlato 'Assassino, assassino', ma anche 'Vergogna, buffone'. Tutte queste persone ancora non riescono a capacitarsi del fatto che le guerre d'occupazione in Iraq e in Afghanistan contro le quali avevano manifestato e sventolato la banderuola della pace, siano, all'improvviso, diventate missioni di pace.
In buona sostanza anche loro si sentono usati e presi per i fondelli dai propri rappresentati.

* A Milano più di 50 mila persone, guidate dal sindaco Moratti, hanno sfilato pacificamente per cercare di sensibilizzare il governo affinché compia sforzi maggiori per garantire la sicurezza dei
cittadini. Il sindaco Moratti ha affermato: 'Siamo qui per dire al governo che è ora di cambiare la sua politica'. Gli organizzatori della manifestazione sono stati duramente criticati da alcuni esponenti di sinistra, gli stessi che hanno permesso che intere città finissero in mano alla criminalità.

Come mai, in un solo giorno, migliaia di persone di tutta l'Italia hanno deciso di far sentire la propria voce e di protestare contro un governo che ritengono ingiusto e inaffidabile?

La morale della favola è molto semplice: "Il buon contadino, in primavera, inizia a vedere i frutti del proprio lavoro, il seminatore di vento invece... inizia a raccogliere la tempesta".

SìGlobal

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24 marzo 2007

Dietrofront del Corriere: "questo governo non è adeguato a governare il Paese"
A quanto pare i "risvegliati" sono sempre più numerosi e iniziano a far sentire la propria voce.
Non so quanto sia serio e credibile l'accanimento del Corriere della Sera contro il governo, ma nel numero di oggi, ci sono davvero tanti articoli che mettono in evidenza il dilettantismo e la superficialità dei vari ministri.
A pagina 44 c'è un articolo molto interessante di Piero Ostellino che tratta una questione molto importante: la perdita di credibilità dell'Italia agli occhi della comunità internazionale dovuta alle "ambigue acrobazie dialettiche" del ministro degli esteri D'Alema.

L'articolo è tutto incentrato su un presunto equivoco che ha portato D'Alema ad affermare che gli Stati Uniti "comprendevano" e approvavano la gestione della liberazione di Mastrogiacomo da parte dell'Italia.
In realtà è vero il contrario.
Questo comportamento remissivo e ambiguo ha suscitato la disapprovazione non solo degli Stati Uniti, ma anche di Gran Bretagna, Germania e Olanda.

Piero Ostellino fornisce tre possibili spiegazioni di questo "qui pro quo":
"... La prima: D'Alema ha equivocato le parole della Rice perché non conosce bene l'inglese. Seconda D'Alema ha interpretato erroneamente la Rice perché ne ha confuso il fair play diplomatico con una complice e improbabile flessibilità sui principi. Terzo: D'Alema ha venduto la pelle dell'orso senza averlo preso, contando che l'orso avrebbe fatto buon viso a cattiva sorte. Tutte e tre le spiegazioni ruotano attorno alla parola 'comprensione' ..."

In buona sostanza D'Alema voleva farci credere che gli americani approvassero l'azione del governo italiano, in realtà, come si è visto poi dalle reazioni della comunità internazionale, il suo comportamento ha scandalizzato tutti: americani, afghani ed europeri. Gli unici ad esultare sono stati i talebani e alcuni pseudo-italiani quelli di 'dieci, cento, mille nassirya' per intenderci.

Per quanto riguarda le giustificazioni di D'Alema alla bugia rifilata agli italiani (in altri paesi, quando un ministro dice una bugia ai cittadini e questa viene scoperta, ci sono le dimissioni immediate del Pinocchio) Ostellino osserva ironicamente:
"... A voler essere indulgenti, un infortunio. Spiacevole, ma isolabile e riparabile. Se fosse vera la prima, basterebbe, infatti, che d'ora in poi il nostro ministro degli Esteri si servisse di un interprete ufficiale. Se fosse vera la seconda, sarebbe sufficiente evitare che D'Alema esca da solo dalla Farnesina. Meglio accompagnato.
Intrpretazione 'di comodo', invece, quella utilizzata da D'Alema con la maliziosa intenzione di rendere accettabile a tutti (sinistra antiamericana, riformisti, moderati, opposizione) un'operazione che si presta a molti dubbi? Saremmo in pieno costume politico italiano, che crede di essere erede del Machiavelli ed è invece solo l'erede di Brancaleone e Bertoldo.
Personalmente stimo D'Alema per la sua intelligenza; non dubito della sua onestà; ma nutro molte perplessità sulla sua 'furbizia tattica'.
Perciò non nascondo di avere il sospetto che la parola 'comprensione' sia stata l'equivalente non casuale di una strizzata d'occhio e di un dar di gomito, tipici del nostro levantino costume politico. Che è poi un modo di fare i furbi, o i finti tonti, per non pagare dazio. ..."

Insomma anche per Ostellino l'atteggiamento di alcuni politici italiani è spesso pocrita e opportunista.
Le conclusioni di Piero Ostellino sono chiare e precise dimissioni del governo:
"L'esigenza di conciliare le troppe anime del governo ha costretto ancora una volta il ministro degli Esteri ad ambigue acrobazie dialettiche, mortificanti per la sua stessa personale dignità e per quella dell'Italia nel mondo. No, questo governo non è proprio adeguato a governare il Paese"

L'Italia è un grande paese e dovrebbe essere governato da gente seria e competente, per questo anche io sono d'accordo con Piero Ostellino: "questo governo non è adeguato a governare il Paese" !!!

SìGlobal

L'articolo cui faccio riferimento è "Massimo, Condoleezza e la strizzata d'occhio chiamata 'comprensione' " di Paolo Ostellino (Corriere della Sera del 24 marzo 2007, pag.44)

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Il Corriere attacca "l'atteggiamento sbruffone e dilettantistico del governo"
L'editoriale del Corriere della Sera di questa mattina,firmato da Angelo Panebianco, ha sorpreso tutti.
Un'invettiva di questa portata se l'aspettavamo in pochi.
Probabilmente la figuraccia rimediata in seguito alla vicenda Sircana ha suggerito una presa di distanza immediata nei confronti del governo delle Frodi.
Non sono in grado di dire se queste critiche siano "sincere" o siano soltanto il tentativo di gettare fumo negli occhi degli inquirenti per non essere implicati nelle tristi vicende degli ultimi giorni.
Fatto sta che il Corriere della Sera, per mano di Panebianco, definisce l'atteggiamento del governo in politica estera sbruffone e dilettantistico e critica in modo aspro il suo modo di porsi di fronte alla comunità internazionale.


L'articolo inizia con la constatazione dello stato comatoso del governo e dell'isolamento internazionale cui ci ha relegato la politica di D'Alema & co.:
"La coerenza che manca di Angelo Panebianco
(Editoriale del Corriere della Sera del 24 marzo 2007)
Comunque vada il voto di martedì sul rifinanziamento della missione in Afghanistan si è ormai capito che la politica estera dell'attuale maggioranza, tanto più dopo la vicenda di Mastrogiacomo, sia un tale groviglio di contraddizioni da rendere improbabile che il governo possa durare ancora a lungo.
...
Per quella abitudine all'esasperazione di tendenze comuni che ci caratterizzano, l'Italia è però riuscita a fare scelte e ad assumere posizioni che ci hanno isolato persino in Europa occidentale, come ha mostrato la presa di posizione contro di noi di Angela Merkele, più in generale, l'assenza di solidarietà verso l'Italia, nella vicenda dell'ostaggio, di tutte le capitali europee. E' anche possibile che agli altri paesi europeo-continentali non sia parso vero di poter indicare noi italiani come gli unici reprobi, i veri campioni dell'ambiguità quelli che *legitimano i talebani* e *indeboliscono la credibilità del governo Karzai*, per coprire in questo modo le "loro" magagne e le loro ambiguità.
...
Forse anche da questa insicurezza di fondo deriva quel certo atteggiamento sbruffone e all'apparenza dilettantistico che talvolta ci caratterizza. Sostanzialmente si tratta di una nostra incapacità di stare nei "nostri stracci", di adottare uno stile sobrio e ponderato adatto al nostro reale (non elevato) peso politico internazionale...."

L'invettiva di Panebianco continua fino a stroncare l'ultima proposta del governo delle Frodi:
"Prendiamo il caso della Conferenza di pace.Anche lasciando da parte l'estemporanea idea di allargarla ai talebani, sappiamo tutti che è una proposta nata solo per dare un contentino alla sinistra estrema. Una volta portata sulla scena internazionale diventa però non solo una proposta politicamente inopportuna in questa fase della guerra, ma anche un'altra delle tante velleitarie iniziative di un Paese che non ha la potenza né la statura per sostenerle."

E, sempre a proposito del dilettantismo mostrato in politica estera dal governo, Panebianco afferma:
"Zigzagando fra piccoli opportunismi, tatticismi esasperati, doppiezze e manie di grandezza, non si fa una politica estera capace di servire al meglio l'interesse nazionale..."

Il colpo di grazia è di una crudeltà unica:
"Con il governo Prodi, le tensioni con gli stati Uniti sono giunte al loro massimo storico senza la compensazione di un solido e aperto sostegno degli altri europeo-continentali. Nessuno aveva previsto quest'ultima circostanza"

Insomma la condanna di questa politica estera mediocre e provinciale è netta e totale... Gianfranco Fini... ci manchi ... torna presto :-)

SìGlobal

L'articolo completo:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Editoriali/2007/03_Marzo/24/panebianco_politica_estera_coerenza.shtml
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22 marzo 2007

Il Corriere della Sera è affidabile?
La vicenda Sircana ha fatto emergere una questione a dir poco inquietante: la difesa acritica e interessata del governo delle Frodi messa in atto da alcuni giornali e da una casa editrice in particolare.

A cosa ci riferiamo?
Il gruppo editoriale RCS ha acquistato per più di 100 mila euro (notizia cofermata ieri sera a Matrix dal direttore di Oggi) delle fotografie che avrebbero potuto mettere in cattiva luce un esponente del governo. Non solo, ma tramite i giornalisti del Corriere della Sera, ha messo in atto una campagna giornalistica piena di bugie e menzogne con la quale si affermava che le fotografie non esistevano e che "Il Giornale" aveva mentito.
Ieri abbiamo scoperto che è stato il Corriere della Sera a mentire per proteggere il governo.
C'era bisogno di ricorrere alla bugia e alla diffamazione in una questione così poco importante?
Se Il Corriere della Sera mente ai suoi lettori per questioni così futili, chi ci assicura che non la faccia ogni giorno e per questioni più importanti che riguardano tutti i cittadini?
Perché una casa editrice protegge in questo modo il governo?
Quali sono i suoi interessi?
Quando un editore "indirizza" in modo così plateale la linea di tutti i suoi giornali non è lecito parlare di censura e di "informazione pilotata"?
Possiamo ancora fidarci di ciò che leggiamo sul Corriere della Sera o sono tutte balle?

Questi sono alcuni argomenti su cui sarebbe interessante dibattere.
Non possiamo accettare di essere presi in giro in modo così plateale.

SìGlobal
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18 marzo 2007

Il primo passo verso il partito unico
Questo pomeriggio, visitando, il sito del Circolo della libertà, mi sono ricordato di un post che avevamo pubblicato in questo blog alcuni mesi fa e che auspicava la nascita di associazioni giovanili vicine al centrodestra come primo passo verso la nascita del partito liberale e democratico del centrodestra.

Nel post del 9 giugno 2006 intitolato, "Se non ora quando", lanciavamo un appello affinché il centrodestra unisse le proprie forze e iniziasse a impegnarsi per la costruzione di un partito unico liberale e democratico che costituisse un "baluardo in difesa dei valori e dei principi della civiltà occidentale contro la crisi morale e spirituale che sta attanagliando la nostra società."
Poichè il progetto ci sembrava diufficile e ambizioso, suggerivamo di procedere per piccoli passi.
Il primo sarebbe dovuto essere la creazione di associazioni giovanili che si riconoscessero nelle idee e nei valori del centrodestra.
Ecco il paragrafo del post in cui parlavamo di questa proposta:
"...Come dovrebbe costituirsi questo movimento?
Nei quartieri delle città, nei paesi e nelle piccole città potrebbe nascere dalla fusione delle sezioni locali di AN, Forza Italia e UDC. Si potrebbe iniziare dalla fusione delle sezioni giovanili.
Nei casi in cui questa fusione non fosse praticabile, si dovrebbe organizzare il movimento, come un’associazione separata e indipendente alla quale si associno, in un secondo momento, le sezioni dei partiti che ne condividono le idee... "

Anche se il partito unico sembra molto lontano e sembra ci siano delle difficoltà perfino nella realizzazione della federazione del centrodestra, siamo contenti che si stia lavorando almeno per compiere il primo passo, quello dei Circoli giovanili.

SìGlobal


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Controllo ai caselli autostradali
Leggo di idee sempre più astruse e complicate per controllare la velocità degli automobilisti in autostrada.
Congegni sempre più costosi e tecnologici che richiedono mesi per il test e il collaudo e che poi vengono sistematicamente contestati dagli automobilisti e messi da parte dalla polizia.

Secondo me la soluzione più semplice, economica ed efficace sarebbe quella di introdurre un semplice controllo da fare ai caselli autostradali.
Ossia, quando si esce dall'autostrada, al casello si confrontano gli orari di ingresso e uscita e i tempi di percorrenza.
Se la velocità media è stata eccessiva la multa è automatica.
Sarebbe difficile contestare una multa di questo tipo e nessuno si potrebbe vantare di aver fatto Napoli-Roma in due ore.
Certo si potrebbe obbiettare che fermandosi all'autogrill si potrebbe evitare la multa.
Ma quanti userebbero questa precauzione?
E chi ha detto che sia un male fermarsi più spesso e per più tempo?

Leggo, inoltre, che si vorrebbe ridurre il limite di velocità a 120 km/h.
Vi sembra che questo provvedimento possa risolvere qualcosa?
A me sembra una presa di posizione molto demagogica.
Gli incidenti più gravi avvengono a velocità molte più alte, se una persona va a 200 sull'autostrada, fregandosene delle leggi, cosa volete che gli importi se il limite è 120 o 130 km/h?

Cosa ne pensate?

SìGlobal

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SOS Democrazia: I deputati protestano: "vogliamo lavorare"
Alcuni deputati del centrodestra hanno inviato una lettera di protesta al presidente della Camera nella quale accusano il governo delle Frodi di aver ridotto in modo drastico il numero delle discussioni che si tengono nelle due Camere e di aver, di fatto, esautorato il Parlamento.


Daniela Santanchè, di AN, afferma: "E' una protesta indirizzata al presidente della Camera, ma anche e soprattutto al governo.
Ma è mai possibile che nell'identico arco di tempo il governo Berlusconi abbia promulgato 135 leggi e Prodi 48, il Parlamento abbia tenuto 184 sedute contro 110, e questo solo per evitare spaccature nella maggioranza e rischi di bocciatura al Senato?".

Alberto Filippi, della Lega, rincara la dose e lamenta: "l'inutilità della nostra presenza a fronte di un governo che non solo non ci fa lavorare, ma boccia ogni nostra proposta, anche la più disinteressata solo per ragioni di parte, per mettere la fiducia altrimenti al Senato va sotto.E'mortificante."

Purtroppo quella italiana sembra sempre meno una "democrazia parlamentare".
Se le buone idee nascono dal dialogo e dal confronto, ci chiediamo cosa possa uscire di buono da un Parlamento in cui né si dialoga né si discute.

SìGlobal

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10 marzo 2007

La sinistra e i "veditori di odio"
Quello che è successo ad Annozero giovedì scorso ormai lo sanno tutti.
Anche nell'ultima puntata si è consumato l'ennesimo linciaggio in diretta nei confronti dello sventurato di turno. Questa volta è toccato al ministro Clemente Mastella.
Bisogna essere proprio dei masochisti per offrirsi al massacro mediatico organizzato in ogni puntata in modo vile, fazioso e ignobile da SanToro, Bavaglio & co.

Chiunque la pensi in modo differente da loro e sostenga delle tesi opposte alle loro, giuste o sbagliate che siano, viene sistematicamente sottoposto ad una aggressione degna della famigerata Gestapo e una delegittimazione del personaggio volta alla sua distruzione e al suo annientamento.

E' giusto che accada questo in un paese democratico?
E' giusto che il canone (sempre più caro) estorto ai cittadini sia utilizzato per pagare lautamente questi pseudo-giornalisti che usano la tv di stato per scopi personali e vendette private?
Per quanto ancora dovremo assistere impotenti allo spettacolo meschino di questa gente che è pagata per sputare sentenze, seminare rancore, incitare all'odio e dividere gli italiani?

Nei giorni scorsi, per fortuna, anche dalla sinistra si sono levate delle voci di protesta nei confronti dell'arroganza e della prepotenza di questi individui.
Negli anni scorsi però, quando l'allarme era stato lanciato dal centrodestra, si era parlato di censura e di regime.
E la vicenda dei "venditori di odio" era stata strumentalizzata per insinuare nella gente un disprezzo delle istituzioni sempre maggiore.
Adesso questo atteggiamento si sta ritorcendo contro questi politici gretti e meschini.
Come già avvenuto per Tav, missioni di pace, riforma delle pensioni e riforma del lavoro, la sinistra rivede la propria posizione anche su questo argomento.
Ci fa piacere che un po' alla volta ammetta i propri errori e cerchi di porvi rimedio... ma è triste constatare come per anni abbiano mentito agli italiani.

SìGlobal
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