30 ottobre 2007

Il Corriere delle Frodi
Nei mesi scorsi abbiamo parlato spesso del comportamento fazioso e interessato del Corriere della Sera che, dopo aver sostenuto apertamente l'Unione in campagna elettorale, ha cercato in questi ultimi due anni di coprire e nascondere le malefatte del governo delle Frodi.
Oggi anche Giuseppe Piero Grillo nel suo blog ha sollevato il problema dell'inaffidabilità di questo giornale e ha definito il direttore Paolo Mieli come "postino del consiglio di amministrazione di RCS". Il Coriere delle Frodi non fa altro che difendere gli interessi della lobby di banchieri/editori/finanziari che è proprietaria del quotidiano e che ha messo Walter Veltroni a capo del PD.
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28 ottobre 2007

Ingiustizia è fatta
Voli d'angelo
Grazie a due voli d'angelo il Napoli ha battuto la Juve.
Lo scandaloso e incompetente arbitro Bergonzi ha assegnato due rigori inesistenti al Napoli, che ha vinto immeritatamente.
Quest'anno non è la prima volta che contro la Juve vengono assegnati rigori inesistenti, mentre non vengono assegnati rigori evidentissimi a favore.
La Juventus è la squadra di serie A che ha avuto meno rigori a favore e ha subito più rigori contro. E questo sarebbe il nuovo corso della serie A ? Anche se gli errori arbitrali sono superiori a quelli degli anni scorsi, se ne parla meno e ci sono meno polemiche solo perché non avvantaggiano la Juve e non c'è più il signore occulto Moggi. La "gestione Collina" degli arbitri si sta rivelando davvero disastrosa.

Ecco la pagella dell'arbitro Bergonzi pubblicata da Controcampo:
Bergonzi 2: Errare è umano, rovinare una partita no. Perchè probabilmente nessuno dei 22 protagonisti in campo e nessuno dei 65.000 paganti del San Paolo avrebbe voluto assistere ad errori così macroscopici. Diabolico il concorso di colpa dei suoi assistenti, quarto uomo Ayroldi compreso

Molto significatve anche le pagelle dei cascatori Lavezzi e Zalayeta.

L'unica nota positiva è che sembra che il presidente del Napoli De Laurentis abbia chiesto scusa al presidente della Juve Cobolli Gigli: clicca qui per leggere l'articolo.
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23 ottobre 2007

Un precedente pericolosissimo
Chi si aspettava una presa di distanza da parte del Governo dall'operato del ministro Mastella si sbagliava. Ricordiamo che Mastella ha fatto in modo che al magistrato De Magistris venisse avocata l'inchiesta nella quale sono indagati lo stesso ministro e Prodi. Il Presidente del Consiglio delle Frodi , infatti, ha dichiarato, durante l'ultimo consiglio dei ministri: "Piena fiducia a Clemente Mastella, alle politiche del governo sulla giustizia, politiche che sono sempre state approvate e votate all'unanimità dal consiglio dei ministri"

Questo significa che d'ora in avanti i rappresentati di un qualsiasi governo si sentiranno legittimati ad intervenire nelle inchieste dei magistrati e a fare in modo che vengano "rimossi" i magistrati scomodi e insabbiate le inchieste che li riguardano.
E' una cosa di una gravità inaudita, una macchia indelebile per la sinistra italiana.

SìGlobal
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21 ottobre 2007

Discorso all'umanità


Tutti i paesi del mondo, primo tra tutti l'Italia, avrebbero bisogno di governanti seri, competenti e intraprendenti che si preoccupino dei problemi della gente e lavorino per risolverli.
Oggi invece prevalgono l'egoismo, la sete di potere e gli interessi di parte.
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SOS Democrazia
La sinistra contro lo stato di diritto
L'indagine sull'illecito di finanziamenti pubblici in cui sono coinvolti Prodi e Mastella è stata avocata dalla Procura generale per incompatibilità.
Il pm De Magistris ha dichiarato: "E' un fatto di gravità inaudita ci avviamo al crollo dello stato di diritto".

Mastella è Prodi hanno fatto in modo che al magistrato che indagava su di loro venisse tolta l'inchiesta che li riguardava.
Quello che sta avvenendo è gravissimo.
Dove sono i paladini della giustizia che negli anni scorsi gridavano allo scandalo soltanto perché si criticava l'operato di alcuni magistrati?
Siamo ancora in un paese democratico ?
E' necessario ribellarsi in modo fermo e deciso a questo stato di cose.
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19 ottobre 2007

SOS Libertà
Il Governo vuole zittire i blogger
Il governo delle Frodi riprova a mettere il bavaglio alla libera informazione della Rete.
Durante il Consiglio dei Ministri del 12 ottobre è stato approvato un disegno di legge secondo il quale chiunque abbia un blog o un sito, anche personale e senza fini di lucro, dovrà registrarlo presso l'Autorità delle Comunicazioni e pagare un bollo.
Ci aveva già provato l'anno scorso, ma una mobilitazione di tutti gli internauti e di alcuni parlamentari avevano fatto sì che il progetto venisse abbandonato.
Anche all'epoca scrivemmo un post nel quale lanciavamo l'allarme e ci chiedevamo a chi potesse giovare questo provvedimento liberticida: clicca qui per leggerlo.
A quanto pare bisognerà mobilitarsi di nuovo per difendere la nostra libertà e per impedire che il regime soffochi con questi provvedimenti liberticidi la libera circolazione delle idee.

Ecco cosa ha scritto Beppe Grillo sull'argomento: clicca qui.
Questa invece è la versione dei fatti apparsa su la Repubblica: clicca qui.

Sul suo blog il ministro Di Pietro afferma che il ddl non è stato discusso il 12 ottobre, ma il verbale della seduta di quel giorno afferma esattamente il contrario:
"... Il Consiglio ha poi approvato i seguenti provvedimenti:
...
su proposta del Presidente del Consiglio, Romano Prodi:
....
- un disegno di legge per la nuova disciplina dell’editoria quotidiana, periodica e libraria, che conferisce al Governo una delega per l’emanazione di un testo unico finalizzato al riordino dell’intera legislazione del settore. ... "
http://www.governo.it/Governo/ConsiglioMinistri/testo_int.asp?d=36760

Insomma ci troviamo di fronte all'ennesimo "scaricabarile" di Di Pietro.
SìGlobal
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16 ottobre 2007

Carceri di nuovo piene, cosa fare?
A quanto pare l'indulto non è servito a niente.
Le carceri si stanno riempiendo di nuovo a un ritmo impressionante.
Cosa fare per risolvere il problema?
Secondo me dovrebbero essere presi questi provvedimenti:

1) Stanziare in questa Finanziaria i fondi necessari alla ristrutturazione e alla messa in opera delle carceri già esistenti e abbandonate.
2) Legiferare in modo che per le pene meno gravi siano previste delle pene alternative al carcere.
3) Applicare le leggi in materia di immigrazione che prevedono il rimpatrio degli extracomunitari che non hanno né lavoro né casa.
4) Applicare le leggi europee che permettono di regolamentare l'immigrazione di cittadini comunitari, per evitare che l'Italia diventi terra di razzia da parte di zingari e vandali.
5) Fare in modo che i carcerati, durante la loro reclusione lavorino e si rendano utili in modo da pagarsi il vitto e l'alloggio e non essere un peso per lo Stato.

Quali sono le vostre proposte?

SìGlobal

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Le lacrime del coccodrillo democratico
Avete ascoltato le ultime dichiarazioni dei leader del PD ?
Avete letto le interviste che hanno rilasciato all'indomani delle primarie?
Piagnucolano e frignano con la coda tra le gambe, supplicano l'aiuto di Casini prima, di Alemanno poi, invocano l'inciucio, chiedono comprensione, auspicano il dialogo, elemosinano qualche voto, maledicono la loro impotenza...

Che spettacolo indegno.

Ma chi vogliono prendere in giro?

Per anni hanno sostenuto in modo vile chiunque denigrasse le istuzioni e attaccasse il Governo, si sono comportati in modo ostruzionistico in tutte le occasioni e non si sono mai dimostrati disponibili al dialogo e ora?
Ora che il governo delle Frodi sta affondando tragicamente, vorrebbero coinvolgere in questo naufragio anche il centrodestra.
All'indomani delle politiche del 2006 il centrodestra aveva proposto un governo di "conciliazione" per affrontare e risolvere insieme alcune priorità, ma la sinistra aveva rifiutato in modo arrogante e poco lungimirante.
Adesso è troppo tardi !!
Se questo Governo non è in grado di assumersi le proprie responsabiltà e non è in grado di governare deve andare a casa.
Basta con le bugie, basta con le menzogne, basta con l'ipocrisia e basta con la malafede.
SìGlobal
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Primarie e brogli
Si parla tanto di brogli e voti multipli.
Secondo me, il broglio più grande non è stato quello di aver consentito che si potesse votare più volte, ma quello di voler far sembrare una scelta popolare quella che è stata una scelta dei soliti burattinai.
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15 ottobre 2007

Solidarietà al senatore Storace
La notizia secondo la quale la procura di Roma ha aperto un'inchiesta nei confronti del senatore Francesco Storace, accusato di aver offeso l’onore e il prestigio del Presidente della Repubblica, mi rende molto perplesso.
Dopo tutte le accuse ingiustificate e gli insulti mossi contro le istituzioni negli anni scorsi dalla sinistra, non pensavo che una dichiarazione, nemmeno tanto violenta, potesse scatenare tutte queste polemiche e addiritura allarmare la procura di Roma.
Come è possibile che un senatore della Repubblica venga inquisito a causa di critiche mosse nei confronti del Presidente della Repubblica ? Esiste ancora la libertà d'espressione ?
Ecco le affermazioni "sovversive" del senatore Storace:
Non so se devo temere l’arrivo dei corazzieri a difesa di Villa Arzilla, ma una cosa è certa: Giorgio Napolitano non ha alcun titolo per distribuire patenti etiche. Per disdicevole storia personale, per palese e nepotistica condizione familiare, per evidente faziosità istituzionale. E’ indegno di una carica usurpata a maggioranza. E la smetta di soccorrere un governo moribondo a difesa di una signora talmente importante che anche quest’anno, come ha ricordato ieri il presidente Calderoli, costerà tre milioni di euro agli italiani. Nobel o no, i ricatti si chiamano ricatti e i voti dei senatori a vita restano politicamente immorali. Come diceva fino a poco tempo fa un signore che la memoria l’ha persa a poco più di 55 anni

Non è forse vero che Napolitano è il primo caso di Presidente non eletto in maniera bipartisan ?
Non è forse un Presidente che rappresenta solo una parte degli italiani ?
Perché non si può dire che Napolitano non rappresenta tutti gli italiani ?
Perché non si può dire che Napolitano è un Presidente di parte?

SìGlobal
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11 ottobre 2007

L'ennesima Frode
Le primarie di Topo Gigio

Molti si chiedono a cosa servano le primarie del PD (Partito Delle frodi) visto che si sa che sarà Topo Gigio Veltroni il segretario del nuovo partito.
Secondo me, i motivi per cui è stata messa in piedi questa farsa sono due:
1) dare una legittimazione popolare ad una decisione che è stata presa dall'alto,
2) distogliere l'attenzione della gente dai veri problemi del Paese, confondendola con le promesse populistiche e demagogiche dei vari candidati.

Voi cosa ne pensate?
Ecco cosa ne pensa Beppe Grillo, è già la seconda volta che sono d'accordo con lui... inizio a preoccuparmi.
Clicca qui per leggere l'opinione di Beppe Grillo sull'argomento.

Clicca qui per leggere alcune intereressanti osservazioni sull'argomento pubblicate sul blog Antigrillo.


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09 ottobre 2007

Chi l'ha visto ?
Questa mattina Repubblica.it ha pubblicato un articolo che riguardava gli sprechi del governo delle Frodi. Dopo poche ore dalla pubblicazione l'articolo è scomparso e quindi ora non è più raggiungibile. Cosa è successo? Siamo di fronte a un errore tecnico o all'ennesimo grave caso di censura?

Ho scritto una email al direttore di Repubblica.it, Vittorio Zinconi, per chiedere che fine abbia fatto l'articolo scomparso.

Egregio direttore,
questa mattina ho letto, su Repubblica.it, un articolo scritto da Sebastiano Messina e intitolato "Consulenti, la carica dei mille. Il ministro e i suoi 344 uomini".
Questo articolo però non è più raggiungibile all'indirizzo originario: http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/politica/consulenti/consulenti/consulenti.html
Come mai ? E' stato spostato da qualche altra parte? E qual è il nuovo indirizzo?
Sarebbe bello che fosse a disposizione di tutti, così che la gente possa sapere come vengono spesi i soldi dei contribuenti e quanto sia inefficiente un Governo che, pur avvalendosi di 1253 collaboratori esterni, non è in grado di mettere a punto nessuna delle riforme di cui avrebbe bisogno il Paese.

Cordiali saluti,

SìGlobal



QUI SOTTO RIPORTIAMO L'ARTICOLO SCOMPARSO (per fortuna sul sito liberalG ne avevano salvato una copia):

Consulenti, la carica dei mille. Il ministro e i suoi 344 uomini
di SEBASTIANO MESSINA

C'è davvero un po' di tutto nell'elenco dei 1253 esperti e consulenti a libro paga del governo Prodi. Giuristi e ginnasti, generali e creativi, cinefili e professoresse, ambasciatori e webmaster, giornalisti e rettori, figli della Patria e figli di papà. Sono 1253: una media di 48 esperti a dicastero, anche se questa - come tutte le statistiche - appiattisce una realtà dove ci sono ministri come Di Pietro e Mastella che dichiarano zero consulenti, e altri, come Rutelli, che con il loro elenco superano - da soli - un terzo del totale: 436.

Una Napolitano, Simona, nipote del presidente della Repubblica, è consulente del ministero dell'Ambiente (per 2800 euro al mese), incaricata di fornire "assistenza e consulenza riguardo le problematiche del settore giuridico e nel settore del diritto informatico, amministrativo e degli appalti pubblici". Un Mastella, Pellegrino, figlio del Guardasigilli, è consulente del ministero per le Attività produttive con l'incarico di assicurare (per 2700 euro al mese) "attività di collaborazione finalizzata all'approfondimento delle specificità dei modelli anglosassoni".

E un Gambescia, figlio del deputato diessino Paolo, è consulente del ministro per l'Innovazione (1500 euro mensili) "per l'elaborazione e la verifica delle linee programmatiche relative al rapporto tra la pubblica amministrazione e il sistema delle imprese". Non c'è invece - non ancora, perché il decreto non è stato ancora registrato dalla Corte dei conti - il nome di Angelo Rovati, che dopo essersi dimesso da consigliere di Prodi è stato riassunto una settimana fa come "esperto per il Kazakistan" (specializzazione tanto circoscritta quanto sorprendente).

Nessuno di questi 1253 consulenti diventerà ricco, con gli assegni staccati dal governo. Ma il primo a essere convinto che queste spese siano eccessive è proprio il presidente del Consiglio, che ha appena firmato un decreto con il quale taglia di un terzo - a partire dal 2008 - la cifra destinata ai consulenti dell'esecutivo. Certo, anche lui dovrà usare le forbici, visto che al momento la Presidenza del Consiglio conta 120 contratti di consulenza.

E di questi, solo sette - oltre a Renato Ruggiero - hanno accettato di collaborare in cambio di uno spartano rimborso spese. Tutti gli altri vanno pagati, dai 6000 euro dei componenti del Comitato per la Biosicurezza ai 40 mila di Massimo La Salvia, inquadrato nel Dipartimento Risorse Umane.

I ministri Mastella e Di Pietro, che dichiarano di non avere consulenti al loro servizio, non dovranno tagliare nulla. Né si potrà chiedere un sacrificio al Viminale, dove Giuliano Amato ha firmato un unico contratto di consulenza (con il professor Francesco Raiano: 30 mila euro annui), e tantomeno alla Difesa, dove Arturo Parisi ha ingaggiato un solo esperto (il dottor Andrea Grazioso, esperto di problematiche strategiche internazionali: 36 mila euro) più due per i suoi sottosegretari. Avranno poco da risparmiare anche il ministro del Lavoro, Damiano, e quello della Pubblica Istruzione, Fioroni, che hanno due consulenti a testa.

Ma agli altri, qualche rinuncia potrà essere chiesta. Prendiamo il ministero dell'Ambiente, che nel bilancio dello Stato pesa per la metà di quello delle Politiche agricole. Eppure, mentre Paolo De Castro s'è accontentato di otto consulenti, Alfonso Pecoraro Scanio ne ha 344. Invece di averne la metà, ne ha quarantatré volte di più.

C'è un motivo, anzi ce ne sono tre. Il primo è, diciamo così, storico: quando nacque, il ministero (che allora si chiamava "dell'Ecologia") non poté fare nuove assunzioni, così fece un massiccio ricorso ai contratti a termine, cioè alle consulenze: è andata avanti così, dal 1987 a oggi, con il risultato che al ministero oggi il numero dei precari (1319) supera quello degli assunti (1255).

Poi c'è una ragione politica. I ministri dell'Ambiente hanno preso l'abitudine, prima di lasciare la poltrona, di rinnovare i contratti ai loro consulenti per altri quattro o cinque anni, così ogni ministro si ritrova in eredità i consulenti del suo precedessore: come quel Paolo Pontoni a cui il ministro Altero Matteoli, la vigilia di Natale del 2005 ha rinnovato un contratto di consulenza per cinque anni. Non si sa se Pecoraro sarà ancora ministro, nel 2010, ma di sicuro Pontoni sarà ancora consulente: a 78 mila euro l'anno.

Poi, certo, Pecoraro ci ha messo del suo. Ingaggiando a 100 mila euro l'anno cinque consulenti per il suo gabinetto (tra cui il verde Sauro Turroni, trombato nel 2006). Più otto per i suoi sottosegretari. Più sette per la Direzione Generale "Qualità della vita". Più 54 per il servizio "Protezione della natura". Più 107 per la "Ricerca ambientale". Più 138 per la "Difesa del suolo". Più 14 per la "Salvaguardia ambientale". Più cinque dirigenti di fascia alta (in media 95 mila euro a testa). Più sei consulenti - tra cui Rubbia - che, bontà loro, non vogliono un centesimo. Totale, 344. Ai quali bisogna aggiungere un'altra infornata di consulenti i cui decreti, firmati ad agosto, non sono ancora stati registrati.

Chi sono, i consulenti del ministro dell'Ambiente? Gli ecologisti, ovviamente. E dove si trovano la maggior parte degli ecologisti? Nei Verdi, partito che Pecoraro Scanio conosce benissimo, essendone il leader. Ecco perché sono proprio dei Verdi, giusto per fare un esempio, 14 dei 20 componenti della segreteria tecnica per la Protezione della natura. Due su tre. Una scelta, come dire?, naturale.

Dovrà sicuramente tagliare nomi e compensi il ministero dei Beni Culturali, che oggi con i suoi 436 incarichi guida la classifica delle consulenze (però bisogna tener conto che vengono messi a carico di Rutelli i contratti stipulati dalle Sovrintendenze di tutta Italia per mostre, convegni ed esposizioni varie). La cifra più alta, 133.250 euro, è andata l'anno scorso alla società Arché, per la "catalogazione dei manoscritti della biblioteca nazionale universitaria di Torino danneggiati dall'incendio del 1904". Ovvero 103 anni fa: non è mai troppo tardi.

Giusto per dare il buon esempio, un po' di economia potrebbe farla anche il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa. Che oggi spende un milione 719 mila euro per i suoi 85 consulenti, una media di 20 mila euro a testa. E allo Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani forse dovrà dare un'accorciatina alla sua lenzuolata di 69 consulenti (cominciando, magari, dal figlio di Mastella).

Poi, certo, anche i ministri "senza portafoglio" (cioè senza fondi propri nel bilancio dello Stato) potrebbero rinunciare a qualche esperto. Emma Bonino, per dire, alle Politiche comunitarie ne ha per nove volte e mezza di quelli su cui può contare Massimo D'Alema. E se il ministro degli Esteri ha scelto come uno dei suoi quattro consulenti giusto il responsabile nazionale diessino degli Italiani all'estero, Norberto Lombardi (25 mila euro annui), la Bonino ha inserito un buon numero di radicali tra i suoi 38 esperti, a cominciare dall'avvocato del partito, Giuseppe Rossodivita, incaricato di studiare "problemi e prospettive intorno all'ipotesi di costituzione di una Procura europea". Problemi, prospettive, ipotesi: per 4000 euro al mese, si può fare.

Del resto, così fan tutti. Neanche l'unico ministro di Rifondazione, Paolo Ferrero, ha saputo resistere alla tentazione di nominare due dei suoi tre esperti (Maria Teresa Rosito e Andrea Del Monaco, 45 mila euro l'anno) tra i compagni di partito. Il suo collega dei Trasporti, Alessandro Bianchi (Pdci), ha invece pescato tra i colleghi dell'università: tra i suoi 18 consulenti, ci sono sei professori e un rettore (ma il primo della lista è il responsabile nazionale Trasporti del Pdci, Eduardo Bruno).

Forse, con un po' di buona volontà, si potrebbe eliminare qualche incarico dall'oggetto nebuloso. Il ministero per l'Attuazione del programma, per esempio, paga 2000 euro al mese a Sortito Casali per "l'analisi degli obiettivi del programma di governo, in relazione alla possibilità di una loro misurazione tramite indicatori di carattere quantitativo", e altri 1100 euro mensili a Simona Genovese, affinché fornisca una "analisi del programma di governo sia nei suoi aspetti giuridici sia in quelli di carattere operativo". Non si era mai visto, un governo che paga degli esperti per analizzare il suo stesso programma. Ma, come si dice, c'è sempre una prima volta.

9 ottobre 2007


Ecco la risposta della redazione di Repubblica.it:
L'articolo è stato tolto, perché conteneva numerosi errori. Può leggere oggi sul quotidiano, a pag. 16, la lettera di scuse di Messina al presidente Napolitano.
cordiali saluti segreteria di redazione
Repubblica.it

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A Matrix il trionfo della demagogia
Email spedita al direttore Enrico Mentana
Egregio direttore,
ho notato che le ultime puntate di Matrix dedicate alla politica hanno visto come protagonisti due candidati alla carica di segretario del PD (Partito Delle frodi).

Sono sicuro che nei prossimi giorni, per “par condicio”, vorrà dedicare delle puntate anche agli altri candidati alla stessa carica. Magari, sempre per rispettare la famigerata “par condicio”, dedicherà una puntata anche ai nuovi socialisti, un’altra ai nuovi comunisti, e un’altra ai soliti verdi.
Il suo zelo nel voler dimostrare di essere un giornalista imparziale, pur lavorando a Mediaset, è un po’ stucchevole e un tantino esagerato. Sappiamo tutti che lei è un simpatizzante del centrosinistra, non è una colpa, ma, per la miseria, perfino nelle trasmissioni di Santoro e Floris è concesso un minimo di contraddittorio e di confronto.
Lei invece ci sta propinando una serie di nauseanti panegirici dedicati ai candidati alle primarie che sappiamo essere una farsa bella e buona. Le sembra corretto questo suo atteggiamento?
Inoltre, mi permetto di farle notare che la maggior parte della gente è stufa di assistere a trasmissioni mielose e sdolcinate in cui i politici elargiscono a ruota libera promesse ipocrite che sistematicamente non mantengono. Sarebbe più interessante capire come i politici dei diversi schieramenti intendono affrontare nella pratica i problemi del nostro Paese e confrontare i loro pareri e le loro proposte.
Cordialmente,
SìGlobal
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08 ottobre 2007


Opinioni

Questa pagina conterrà i risultati dei sondaggi proposti da questo blog.


Nessuno sa bene quale sia il mestiere del signor Walter Veltroni. Qual è, secondo te, la sua professione?
[sondaggio+un+mestiere+per+veltroni.jpg]
Emergenza rifiuti in Campania: di chi è la colpa?
Violenza degli ultrà: cosa fare?
Cosa è meglio per l'Italia?
Il Presidente Napolitano
Sfiduciamo il Pecoraro?
L'orda romena
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Il licenziamento è bellissimo
Il principio alla base della proposta di Casini è sacrosanto, i ministri che non svolgono bene il proprio mestiere dovrebbero essere sfiduciati e mandati a casa.
Se vogliamo che l'Italia diventi un paese basato sulla meritocrazia, allora è giusto che, prima di tutto, i posti di responsabilità siano ricoperti da persone capaci e competenti...

Certo, una persona di buon senso, potrebbe controbattere che, i ministri di questo governo, si farebbe prima a mandarli tutti a casa, però, visto che ci sono ancora loschi interessi a proteggere il governo delle Frodi, accontentiamoci di liberarci dei peggiori, almeno per ora.

Così Casini ha annunciato di voler presentare una mozione di sfiducia nei confronti del ministro Pecoraro.
Ma perché predersela con un Pecoraro?
Perché come dice Casini, il Pecoraro è "simbolo dell'inefficienza di questo governo. Pecoraro Scanio blocca i rigassificatori, le centrali a carbone, le scelte di modernizzazione per l'Italia".

Cosa dire?
Va bene Casini, siamo d'accordo con te, iniziamo a mandare a casa gli incapaci e gli inefficienti.


Partecipa al SONDAGGIO, basta un click.


SìGlobal
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07 ottobre 2007

L'Italia e il Corriere allo sbando
Cronaca di un disastro annunciato
Come sapete, poco prima delle politiche del 2006, il direttore del Corriere delle Frodi, Paolo Mieli, invitò i propri elettori a votare Prodi.
Non sappiamo se questo invitò gli fu suggerito dai suoi editori, fatto sta che il Corriere si schierò apertamente con l'Unione e, durante questi due hanni di malgoverno, ha fatto di tutto per nascondere le malefatte di Prodi e dei suoi scagnozzi.

Ma adesso la misura è colma.
La gente non può più, è davvero stufa ed esasperata per le tasse, per l'ndulto, la censura, per l'immobilismo e per l'inaffidabilità di questo governo.
Soprattutto la gente si sente presa in giro perché NESSUNA delle promesse fatte in campagna elettorale è stata mantenuta.
La cosa che più fa rivoltare lo stomaco degli italiani è la mancanza di coraggio di questo governo e la viltà con cui i vari ministri e i vari segretari di partito si rimpallano colpe e responsabilità

E il direttore del Corriere delle Frodi cosa fa?
Cerca di salvare in extremis la faccia e la poltrona.
Ecco cosa ha dichiarato rivolgendosi ai giovani industriali riuniti a Capri: "Voi sapete che io ho dato indicazione di votare per Prodi ma così non si può andare avanti. Fate qualcosa se volete andare al ristorante senza essere insultati"

Insomma, perfettamente in linea con la mentalità dei leader della sua coalizione, inizia a mettere le mani davanti e a ricorrere al solito "scaricabarile".

Gli italiani meriterebbero un governo migliore, composto da gente intraprendente, coraggiosa e competente, ma anche il Corriere meriterebbe un direttore con queste stesse doti.

SìGlobal
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06 ottobre 2007

SOS Libertà: Prodi e l'editto torinese
La sinistra vuol mettere il bavaglio alla RAI.
Prodi ha attaccato Santoro per la faziosità della sua trasmissione, Annozero, mentre Mastella addirittura ha minacciato il Cda della Rai.
Quando fu Berlusconi ad accusare lo pseudogiornalista Santoro si sollevò un polverone, si parlò di censura e di attacco alla democrazia. Io penso che il comportamento della sinistra sia stato all'epoca molto ipocrita e opportunista. Ancora una volta questi falsi onesti, predicano bene ma razzolano molto molto molto molto male.

*Attacco di PRODI:
Torino, 5 ott. (Adnkronos) - "Ho letto i resoconti sulla trasmissione di 'Annozero' di ieri sera. Mi sembra che non vi si possa riscontrare nulla della serieta', della professionalita' e della appropriatezza che dovrebbe avere una trasmissione che riguarda la giustizia". Lo ha detto il presidente del Consiglio Romano Prodi a margine della visita all'Avio di Rivalta.

*Minacce di Mastella e solidarietà di Prodi:
ROMA (Reuters) - Il ministro della Giustizia Clemente Mastella, che si ritiene vittima di una campagna di "linciaggio mediatico" da parte della trasmissione "Annozero" della Rai, criticata oggi anche dal premier Romano Prodi, ha detto di essere pronto a chiedere al Senato la sfiducia del cda dell'azienda di Stato...
"O la Rai si dà regole di comportamento, oppure attiveremo gli strumenti parlamentari per sfiduciare il suo cda"


Ancora una volta dopo aver espresso il mio parere sul NG politica.it sono stato attaccato e insultato da alcuni tifosi della sinistra che negano l'evidenza dei fatti e sfogano con rabbia e livore inauditi la loro delusione nei confronti del governo delle Frodi.
Clicca qui per leggere la discussione su politica.it

SìGlobal
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05 ottobre 2007

Insicurezza ed immigrazione
Sta facendo scalpore l'ultimo post del blog di Beppe Grillo contro l'orda di cittadini romeni che sta invadendo l'Italia. Questa volta è difficile dargli torto.
Non si può negare che l'arrivo di questa gente stia causando numerosi problemi di ordine pubblico. Di questo argomento si è parlato anche a Porta Porta qualche giorno fa e i dati statistici che riguardavano i crimini commessi dai romeni sono davvero allarmanti. Purtroppo non li ho segnati e non sono in grado di riportarli, ma è evidente che l'Italia non è in grado di assimilare e assorbire decine di migliaia di persone senza casa, senza lavoro e che non conoscono la nostra lingua. Bisogna prendere dei provvedimenti. Immediatamente.

Ecco un brano del post di Beppe Grillo:
"Un Paese non può vivere al di sopra dei propri mezzi. Un Paese non può scaricare sui suoi cittadini i problemi causati da decine di migliaia di rom della Romania che arrivano in Italia. E' un vulcano, una bomba a tempo. Va disinnescata. Si poteva fare una moratoria per la Romania, è stata applicata in altri Paesi europei. Si poteva fare un serio controllo degli ingressi. Ma non è stato fatto nulla.
Un governo che non garantisce la sicurezza dei suoi cittadini a cosa serve, cosa governa? Chi paga per questa insicurezza sono i più deboli, gli anziani, chi vive nelle periferie, nelle case popolari. Una volta i confini della Patria erano sacri, i politici li hanno sconsacrati."

Sei d'accordo con Grillo?
Non sei d'accordo?
VOTA IL SONDAGGIO su "L'orda romena"

SìGlobal
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04 ottobre 2007

I falsi onesti
"Parlamentare di Rifondazione Comunista condannato per furto"
generalizziamo?
Il parlamentare comunista Francesco Caruso è stato ritenuto responsabile del reato di estorsione ed è stato condannato a tre mesi e quattro anni di carcere. Per fortuna, grazie all'indulto del suo collega Mastella, tre anni gli sono stati condonati.
Secondo il ragionamento di molti signori di questo NG, si potrebbe generalizzare quello che è accaduto e si potrebbe affermare che:
- tutti i politici di Rifondazione Comunista sono dei ladri,
- tutti gli elettori di Rifondazione Comunista sono dei ladri,
- tutti i politici del centrosinistra sono dei ladri,
- tutti gli elettori del centrosinistra sono dei ladri.

Ovviamente non condivido questo raginamento ottuso e senza senso.
Eppure in questo NG in continuazione leggo dei post e dei commenti di tifosi della sinistra che ragionano proprio in questo modo.

Cosa ne pensate?

La notizia:
"Tre anni e 4 mesi di reclusione per il deputato del Prc-Sinistra europea, leader dei Disobbedienti, per l'irruzione con centinaia di manifestanti nel centro commerciale ad Afragola, nell'ottobre 2004: reato, estorsione. Tre anni condonati per l'indulto ..."

SìGlobal
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I falsi onesti
"Capogruppo Idv arrestato per furto"
generalizziamo?

Il capogruppo dell'Italia dei valori al Consiglio provinciale di Genova è stato arrestato per peculato.
In pratica si è appropriato di soldi pubblici... insomma ha rubato!!
Secondo il ragionamento di molti signori di questo NG, si potrebbe generalizzare quello che è accaduto e si potrebbe affermare che:
- tutti i politici dell'Idv sono dei ladri,
- tutti gli elettori dell'Idv sono dei ladri,
- tutti i politici del centrosinistra sono dei ladri,
- tutti gli elettori del centrosinistra sono dei ladri.

Ovviamente non condivido questo ragionamento ottuso e senza senso.
Eppure in questo NG in continuazione leggo dei post e dei commenti di tifosi della sinistra che ragionano proprio in questo modo.

Cosa ne pensate?
Il capogruppo dell’Italia dei valori al Consiglio provinciale di Genova, Gustavo Garifo, 57 anni, è stato arrestato per peculato con accesso abusivo al sistema informatico, aggravato dal fatto di essere un pubblico ufficiale. In quanto funzionario dei vigili urbani di Genova e responsabile dell’ufficio cassa, si sarebbe appropriato 15 mila euro negli ultimi due mesi (è il periodo monitorato dagli inquirenti, ma le indagini proseguono con riferimento al passato). Nelle ultime ore sono in corso accertamenti sui conti correnti bancari dell’impiegato infedele, messo agli arresti domiciliari, e ulteriori verifiche sul sistema informatico. Semplice il marchingegno adottato da Garifo per «incrementare» la busta paga. Sfruttando il ruolo di capo ufficio accedeva con la propria password nel sistema informatico del Comune di Genova e abbassava gli importi delle contravvenzioni che gli addetti agli sportelli avevano riscosso (ad esempio, 500 euro diventavano 300). A questo punto apriva il plico relativo e metteva in tasca 200 euro.
L’arresto di Garifo è un grosso regalo ai detrattori di Di Pietro, e calza a pennello con il proverbio «predica bene e razzola male». Intervenendo in Senato sul caso Visco, Cesare Salvi di Sinistra democratica ha detto: «Oggi l’Idv ha fatto seguire alla fuga francese la ritirata spagnola, forse perché deve occuparsi dell’arresto del suo capogruppo alla Provincia di Genova».

La stessa notizia sul Secolo XIX: clicca qui.

SìGlobal
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La buona politica
Lucio Stanca e l'informatizzazione della PA
Ieri ho visitato, per motivi di lavoro, il portale del CNIPA (Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione) e sono rimasto piacevolmente sorpreso nel vedere l'enorme lavoro che è stato prodotto, durante la scorsa legislatura, dal ministro Lucio Stanca e dal governo Berlusconi per informatizzare e rendere più efficiente la Pubblica Amministrazione.
Questo impegno ha fatto sì che la legislazione italiana in materia informatica in pochi anni, pur partendo da uno stato di assoluta carenza normativa, abbia compiuto dei notevoli passi in avanti e sia all'avanguardia in tutto il mondo.
Sfogliando la sezione "Leggi, Decreti e Direttive" si può vedere come negli anni che vanno dal 2001 al 2006, il Governo italiano abbia prodotto una grande quantità di leggi, decreti e regolamenti che costituisco una solida base per l'informatizzazione delle PA, la riorganizzazione e l'ottimizzazione dei processi amministrativi.

Tra le tematiche più importati che sono state affrontate ci sono: l'accessibilità, l'archiviazione sostitutiva, la Carta Nazionale dei Servizi (CNS), i cedolini paga elettronici, il Codice dell'Amministrazione digitale, il documento informatico e le firme elettroniche, l' E-learning, la Posta elettronica certificata (PEC), il protocollo informatico, la qualità dei servizi on line, il riuso dei dati pubblici, la razionalizzazione della spesa, la Rete Internazionale della Pubblica Amministrazione (RIPA), la sicurezza informatica, i Sistemi Informativi Territoriali, il Sistema Pubblico di Connettività (SPC), ecc.

Per ciascuna di queste problematiche è stato colmato il vuoto normativo con leggi e decreti, sono stati studiati ed emanati dei regolamenti tecnici e sono stati co-finanziati i progetti più interessanti.
Tutte le Pubbliche Amministrazioni hanno adesso a disposizione un gran numero di strumenti, procedure, normative, regolamenti e finanziamenti che potranno utilizzare per fornire ai cittadini dei servizi migliori, efficienti ed efficaci.

Il ministro Lucio Stanca merita davvero un encomio per l'ottimo lavoro svolto durante la scorsa legislatura e per l'accelerazione che ha saputo imprimere alla modernizzazione della Pubblica Amministrazione.
Il suo lavoro e i risultati raggiunti si apprezzano ancora di più se si confrontano con l'immobilismo che stiamo sperimentando e subendo durante questa nuova legislatura e con il governo di centrosinistra.

grazie ministro Stanca... ci manchi !!!

SìGlobal
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