30 settembre 2006

www.poteresinistro.it
Vorrei segnalarvi un bel sito di opposizione e resistenza: www.poteresinistro.it .
E' una cronaca quotidiana della sinistra al potere e vi troverete notizie e commenti dei principali avventimenti politici del giorno.

poteresinistroOvviamente non è un sito imparziale.
Delle considerazioni politiche potrebbero mai essere imparziali?
E' un sito di parte, realizzato dall' On. Antonio Palmieri, responsabile nazionale di Forza Italia per Internet e l'innovazione tecnologica.
Mi sembra però un'ottima iniziativa.
Direi che, vista la propensione a mentire e a curare soltanto i propri interessi dei nostri governanti, abbiamo proprio bisogno di un'opposizione seria, dura, onesta e intransigente.
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24 settembre 2006

Telecom: scandalo Inter-nazionale

Oggi su Tuttosport è stato pubblicato un editoriale nel quale si rivela la presenza di ricevute di pagamento intestate alla “F.C. Inter­nazionale Milano” e rilasciate da una delle società fantoccio di Emanuele Cipriani, uno dei principali indagati dello scandalo Telecom. Riporto una parte dell’articolo per chi se lo fosse perso...

Telecom: scandalo Internazionale di Giancarlo Padovan

“…Io, per parte mia, confesso di non essermi ancora riavuto dalle candide ammissioni del patron nerazzurro, riprese e commentate su Tuttosport di ieri. Così come non mi capacito che non sia stata ancora aperta un’inchiesta (articolo 1: lealtà) da parte dell’inquisitore sportivo.
Borrelli se ne sta andando? Vada, ma ricordo al commissario Pancalli di esercitare poteri straordinari anche sulla vigilanza.
L’occasione la fornisce una notizia pubblicata nell’incipit di Paolo Colonnello su La Stampa di venerdì.
Curiosamente, mentre a pagina 31 Moratti rassicurava il collega Beccantini sull’ assoluta estraneità dell’Inter nello scandalo Telecom, a pagina 5 dello stesso giornale ci si chiedeva a chi potesse interessare «il dossieraggio su uomini politici, imprenditori, finanzieri, personaggi dello spettacolo, calciatori, giornalisti e magistrati».
Di più, sempre lo stesso articolo spiegava come la ricevuta di un pagamento intestata a “F.C. Inter­nazionale Milano” fosse stata «ritrovata dagli inquirenti presso la sede inglese della “Worldwide Consultant Security”, una delle scatole vuote estere messe in piedi da Emanuele Cipriani per ricevere con discrezione il denaro dai suoi importanti clienti».
Se questa notizia è vera, e quantomeno nessuno è stato in grado di smentirla, mi domando come non si possa pensare ad un ampio coinvolgimento dell’ Inter in una faccenda di pesantissima rilevanza penale.
A maggior ragione se non c’è nemmeno bisogno di scoprire, perché lo sanno tutti e però pudicamente lo si scrive tra le righe, che Carlo Buora, amministratore delegato di Telecom, risulta essere vice-presidente dell’Inter.
Sì, cari lettori, avete capito bene: Buora, cui l’arrestato Tavaroli, ex responsabile della sicurezza dell’azienda, dice di aver riferito tutto, è contemporaneamente amministratore delegato di Telecom e vice-presidente dell’Inter.
Consigliere di amministrazione dal 26 ottobre 2001, è vice-presidente del club nerazzurro dal 30 gennaio 2004.
Non so cos’altro ci sarà da raccontare nei prossimi giorni, però sono certo che presto qualcuno dovrà spiegare.
Nel frattempo, nonostante i tentativi di imporci la mordacchia da parte del signor Adriano Galliani, registriamo che al Milan sono piuttosto nervosi. Pensate, hanno spedito un massaggiatore a «impallare » la telecamera per oscurare Seedorf in polemica con Ancelotti. E dire che Galliani si occupava di antenne e ripetitori, fino a qualche anno fa. …”
(Editoriale di Tuttosport del 24 settembre 2006)

Ma dopo gli ultimi “colpi di spugna” del governo le indagini potranno andare avanti?
Si potrà sperare nella giustizia?

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17 settembre 2006

Angolo della cultura: Le vignette satiriche su Maometto

Oggi parleremo della cosidetta "Vignetta delle sette vergini".

In quest'opera sono rappresentati dei kamikaze appena esplosi che si presentano davanti alle porte del Paradiso Islamico.
Che siano appena esplosi lo si evince dal fatto che sono ancora fumanti.
Ad attenderli però c'è Maometto che allarga le braccia sconsolato e
dice: "Fermi, fermi abbiamo finito le vergini".

Come tutti sappiamo, questa vignetta satirica ha suscitato le ire di molti islamici che, per protesta, hanno assaltato ambasciate, bruciato
bandiere, accoltellato preti e fatto esplodere autobombe.

Questa vignetta, tuttavia, solleva tre questioni interessanti, una di ordine pratico, una di ordine teologico e una di ordine culturale.

Il problema pratico è il seguente: "ma quante vergini ci sono nel
Paradiso Islamico ?".
Negli ultimi anni, infatti, il numero dei kamikaze è aumentato in modo
esponenziale, come è stato possibile far fronte a una richiesta di
così tante vergini?
Possibile che ce ne siano così tante?
Il dubbio dell'autore dell'opera, francamente, ci sembra sacrosanto.

La questione teologica riguarda il Paradiso Islamico.
Nel Paradiso Cattolico le anime sono come angeli, non hanno corpo e non hanno sesso, il loro unico piacere è la possibilità di contemplare Dio.
Nel Paradiso Isalmico ci si arriva col corpo o senza?
La prima ipotesi penso sia da escludere perché, dopo essersi fatti esplodere, non credo che del corpo rimanga un gran che.
Ma se ci si arriva senza, non vedo come possano essere utili le sette vergini.
Al massimo le si potrebbe contemplare senza farci niente.
Ma a questo punto, sarebbe più una tortura che un premio.

La vignetta, infine, solleva un annoso problema culturale: il ruolo della donna nella società islamica.
Ad ogni kamikaze sono assegnate sette vergini.
Ogni kamikaze, nel Paradiso, può avere un proprio harem.
Nel Paradiso, quindi, si conserva quella visione maschilista che caratterizza la cultura islamica.
Le povere donne restano fregate anche dopo la morte.
Non è ingiusto tutto ciò?

Il dibattito è aperto.

SìGlobal
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16 settembre 2006


"La violenza è in contrasto con la natura di Dio e dell'anima"

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15 settembre 2006

Grazie Oriana

"Vi sono momenti nella vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere morale, un imperativo categorico al quale non ci si puo' sottrarre"
(da "La rabbia e l'orgoglio")



Ciao Francesca,
oggi è un giorno triste per noi tutti, perché se n'è andata una grande donna, uno spirito libero e un esempio per tutti noi.
Ho letto il post sul tuo blog, mi ha colpito molto. Sono d'accorodo con te:
"... Porteremo avanti tutto ciò che abbiamo fatto fino ad oggi, per difendere i nostri valori, la nostra cultura, la nostra vita, la nostra libertà..."

Andiamo avanti Francesca, seguendo l'esempio di Oriana.

Alcuni link riguardanti Oriana Fallaci: citazioni e articoli.
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14 settembre 2006

Regione Toscana: più tasse per tutti, stessi privilegi per pochi

La notizia è delle ultime ore.
Molti l'hanno appresa da un articolo di Sandro Bennucci, sulla Nazione, il cui titolo è: "Regione, stangata su benzina e bollo auto. Gli aumenti scattano a gennaio per tappare un buco da 230 milioni".
Purtroppo non è uno scherzo, il presidente della Regione Toscana ha annunciato che la manovra regionale sarà di 230 milioni di euro che saranno ricavati per il 60% da tagli alle spese e per il 40% dall'aumento delle tasse.

Il provvedimento ha scontentato sia i sindacati che l'opposizione.
I primi sono contrari all'aumento delle tasse, i secondi denunciano con forza il ritardo con cui si cerca di mettere freno agli sprechi dell'amministrazione di sinistra.
Il costo della politica clientelare di molte amministrazioni inizia ad essere insostenibile.
Gli amministratori cercano di correre ai ripari per evitare la bancarotta, ma a farne le spese, ancora una volta, non sono i privilegiati, ma la gente comune e i lavoratori.
Purtroppo, in alcune regioni come la Toscana, la mancanza di un' opposizione forte, l'impotenza dei sindacati e lo strapotere dei politici, da sempre a capo delle pubbliche amministrazioni, non consentono un dialogo costruttivo sulle soluzioni ai vari problemi.

L' articolo della Nazione è critico nei confronti del provvedimento:
"Il Bilancio regionale è in rosso: mancano 230 milioni di euro per attuare il piano di sviluppo già approvato. E allora, dimenticandosi degli impegni più o meno sfumati presi nella campagna elettorale del 2005, il governatore Claudio Martini ha deciso di mettere le mani nelle tasche dei toscani. Aumentando, dal 1 gennaio 2007, l'accisa sulla benzina di 2,58 centesimi al litro.
Insignificante? No, pensateci: sono esattamente 50 delle vecchie lire.

Se un ritocco del genere, anni fa, lo avesse deciso il governo si sarebbe scatenata la rivoluzione.
Non basta: la stangata comprende anche aumento dell'addizionale regionale sul bollo auto ... Domanda a Martini: "Perché non tagliate i 15 consiglieri regionali in più che costano, con annessi e connessi, circa 8 milioni di euro all'anno?". Risposta del presidente: "Io potrei anche essere d'accordo, ma si tratta di una scelta che spetta al consiglio regionale non a me"...
"

Della serie, sull'aumento delle tasse non si discute, tutti d'accordo, ma sulla riduzione dei consiglieri è tutto ancora da decidere. Che bravi i nostri rappresentanti.
A poche settimane dal varo della finanziaria, che potrebbe serbare ulteriori spiacevoli sorprese a tutti gli italiani, la preoccupazione dei sindacati e dell'opposizione è forte.

Luciano Silvestri, segretario della CGIL toscana, ha affermato: "Non siamo disponibili a ragionare di aumenti di tasse senza un piano di interventi strutturali per ridurre le spese... La Regione deve correggere le ragioni strutturali del disavanzo che riguardano anzitutto il funzionamento della macchina amministrativa, i suoi punti di inefficienza e quelli che il Presidente della Repubblica ha definito i costi eccessivi della politica." (Il Tirreno, 16/9/2006)

Maurizio Bianconi, Il presidente del gruppo di An in Regione, rincarara la dose: "Da anni denunciamo fior di sprechi e di sperperi ed evidentemente con ragione se ora Martini e compagni annunciano che ricaveranno oltre 110 milioni di euro dalla riduzione della spesa regionale tra consulenze e spese della macchina amministrativa." (Il Tirreno, 16/9/2006)

Maurizio Dinelli, capogruppo di Forza Italia, denuncia: "Attraverso l'aumento delle imposte indirette si colpiscono i consumi, dunque i ceti più deboli, e si incide negativamente sulla ripresa economica." (Il Tirreno, 16/9/2006)

Perché deve essere sempre la gente comune a pagare gli errori fatti dai politici?
Perché si permette che la politica clientelare degli amministratori sia fatta a spese dei cittadini?
Sono queste alcune delle domande che molti di noi vorrebbero porgere ai nostri capaci amministratori.

SìGlobal
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13 settembre 2006

Le vignette satiriche su Maometto

In questa pagina sono raccolte le vignette satiriche su Maometto che hanno sucitato tante polemiche e proteste nel mondo arabo.

Nei prossimi giorni scriverò alcune mie considerazoni su questa vicenda.


Le vignette satiriche su Maometto:
(cliccateci sopra per ingrandirle)







Quest'ultima vignetta non è della serie "vignette satiriche di Maometto", ma è sempre in tema ed è stata presa dal sito di Oriana Fallaci.

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03 settembre 2006

Il buon grano e la zizzania

Spesso ci poniamo delle domande del tipo: "Perché esiste il male?", "perché Dio, bene supremo e onnipotente, permette che il male sopravviva?", "perché ci troviamo ogni giorno ad essere tentati dal male?", ...
Leggendo "Memoria e identità" di Papa Giovanni Paolo II ho trovato la seguente spiegazione:



<< Il male è sempre assenza di un qualche bene che dovrebbe essere presente in un dato essere, è una privazione. Ma non è mai totale assenza di bene. Il modo con cui il male cresce e si sviluppa sul terreno sano del bene costituisce un mistero. Mistero è anche quella parte di bene che il male non è riuscito a distruggere e che si propaga nonostante il male, avanzando anzi sullo stesso terreno.
E' immediato il richiamo alla parabola evangelica del buon grano e della zizzania (cfr. Mt. 13, 29-30). Quando i servi domandano al padrone: "Vuoi che andiamo a coglierla [la zizzania]?", questi risponde in modo significativo: "No, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura; e, al momento della mietitura, dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio".
...
Nelle varie epoche e in vario senso il grano cresce insieme alla zizzania, e la zizzania insieme al grano. La storia dell'umanità è il teatro della coesistenza del bene e del male.
>>

Da alcuni giorni rifletto su queste considerazioni, il cui significato però non mi è chiaro.
Forse si intende dire che è necessario che il male viva a fianco del bene, così che gli uomini possano liberamente scegliere tra le due alternative?

Ma allora perché non eliminare il male definitivamente, dato che è una cosa negativa in assoluto?
Fose perché non è facile distinguere il bene dal male?
Perché il limite è così sottile che si rischierebbe di sdradicare il buon grano invece che la zizzania.

Ma allora perché quest'opera di bonifica non la fa Dio stesso, visto che è onnipotente?
Forse perché, se la facesse lui, allora la nostra vita sarebbe troppo facile e sensa senso.
Sarebbe come partecipare a una gara sapendo di averla già vinta.
Ma questo porterebbe al paradosso che è un bene che ci sia il male, perché è ciò che rende la vita degna di essere vissuta.
E' la lotta contro il male e contro le tentazioni che dà senso alla vita.

Ancora oggi rifletto su questi argomenti, ma le idee sono confuse, magari continuando a leggere il libro, riuscirò a dipanare della matassa.

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Anche io la vorrei così...

Ecco il testo di una email che ho inviato al senatore Paolo Guzzanti, dopo aver letto il suo interessantissimo articolo "Forza Italia la vorrei così".

Ho appena letto il suo articolo "Forza Italia la vorrei così".
Vorrei ringraziarla perché lei ha espresso in modo chiaro e preciso il pensiero del 50% degli italiani che sono delusi dal comportamento remissivo e conciliante dell'opposizione di centrodestra.
La forza innovatrice e riformatrice del centrodestra si è andata affievolendo piano piano durante gli anni del Governo Berlusconi, per poi spegnersi del tutto con il "pareggio" delle elezioni politiche.

Negli anni scorsi anni non abbiamo avuto il coraggio di intraprendere quelle riforme liberali di cui il nostro paese aveva tanto bisogno e ne stiamo pagando le conseguenze.
Ora invece stiamo facendo da"stampella a un Governo debole, confuso e disorientato che non solo sta facendo gli interessi di banchieri e finanzieri, ma sta demolendo tutte le riforme costruite con fatica dal centrodestra.

E' arrivato il momento di riorganizzare le nostre idee, i nostri partiti e riprovarci.
Se Berlusconi ha perso la sua verve allora qualcun'altro prenda il suo posto.
E' necessario uscire da questo stato di torpore.
Sono gli Italiani che lo chiedono. E' un dovere morale.

Per avere successo dobbiamo fare in modo che attorno al centrodestra nasca un serio dibattito politico e culturale.
In Rete è nato un movimento liberale e riformatore molto interessante (parlo di Neolib.it e Tocqueville.it), non lasciamo che queste voci rimangano inscoltate, non sottovalutiamo la forza innovatrice del popolo della Rete.
Il direttore dell'Opinione, Arturo Diaconale, sta cercando di organizzare una scuola di "giornalismo liberale", aiutiamolo a realizzare il suo progetto, in modo da contrastare l'egemonia della cultura di sinistra.
Tgcom e il Giornale.it sono due dei giornali più letti in Rete, organizzino delle sezioni locali, regione per regione, perché le idee di centrodestra abbiano una diffusione capillare sul territorio.

Insomma restiamo uniti e rimbocchiamoci e le maniche... le vacanze sono finite... facciamo in modo che a eruttare non sia un vulcano fasullo, ma il vulcano delle nostre idee.

Grazie ancora per il suo articolo.

SìGlobal
http://siglobal.blogspot.com/
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La serie A è dove gioca la Juve

Quello che segue è il testo originale di una lettera di protesta spedita, in seguito alle scandolose sentenze della "giustizia sportiva", a Tuttosport e pubblicata sul giornale di oggi (Tuttosport n.261 del 3 settembre 2006, pagina 8).
Purtroppo è stata parzialmente censurata dal redattore.
In neretto le parti della email che sono state potate.
Forse non erano frasi politically correct ?
Mha! l'importante è che sia stata pubblicata.

<<La campagna di odio che c’è stata negli anni scorsi contro la Juve alla fine ha avuto i suoi frutti.
La Juve non solo è stata retrocessa in serie B ed è stata messa in condizione di non poter vincere per diversi anni, ma è stata condotta sull’orlo del fallimento.



La dirigenza è finita nelle mani di persone deboli, insicure e incompetenti e la squadra è stata privata di tutti i suoi campioni.
Effettivamente sul campo la Juventus era imbattibile e questo era l’unico modo per fermarla.

In un’epoca di condoni e indulti è una punizione scandalosa, senza precedenti, dettata dall’invidia di alcuni e dalla mania di protagonismo di altri.
Siccome non si poteva perdonare tutti, si è optato per una "punizione esemplare" limitata alla sola Juve, la squadra più amata, ma anche la più odiata.
In questo modo si è raggiunto il duplice obiettivo di accontentare i frustrati antijuventini assetati di vendetta e di poter sbandierare una ipocrita e falsa fermezza nell’applicazione della Giustizia.

Adesso, però è arrivato il momento dell’indignazione e della protesta.
E’ necessario che facciamo sentire il peso dei milioni di tifosi bianconeri.
Possiamo farlo in modo determinato, ma pacifico, in perfetto "stile Juventus".

A tutti gli altri tifosi delle Juventus dico: "La serie A è dove gioca la Juve".
Per quest’anno, quindi, non seguiamo il campionato, non compriamo i giornali sportivi, non seguiamo le trasmissioni sportive, non rinnoviamo l’abbonamento alle pay-tv, ecc.
Andiamo solo allo stadio per vedere la Juve e sottoscriviamo solo gli abbonamenti televisivi che riguardano la sola Juventus.
Non facciamoci ingannare dai trafiletti sulla Juve e dalle interviste sulla Juve e dai servizi sulla Juve che giornali e televisioni cercheranno di propinarci per non perdere lettori e telespettatori.
Limitiamoci a seguire le vicende della nostra squadra sulle reti e i giornali filojuventini.

Il modo migliore per sostenere la nostra squadra è andare allo stadio, ma se proprio non lo si può fare si può contribuire alla causa bianconera in tanti altri modi. >>

SìGlobal


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